mercoledì 30 ottobre 2013

E' arrivato, si salvi chi può! (il cambio del guardaroba) [moda+fotografia]

Classy White Wardrobe

Quest'oggi ho voluto parlare di un argomento scottante (nel senso che ci tocca tutte, e anche urgentemente!) e farlo in chiave un po' più spiritosa del solito. Il cambio dell'armadio è una di quelle cose che o si odia o si ama; mi correggo, si ama in teoria, quando immaginiamo i nostri abiti della nuova stagione tutti belli al loro posto e fantastichiamo su quali pezzi tremendamente alla moda salteranno fuori dal nostro fondo guardaroba. 
In pratica, ci ritroveremo in una full immersion di lavatrici, rammendi, amare sorprese (capi in cui non entriamo più, passaggi di tarme...), scatole e grucce di qua e di là, ecc. ecc. Ma tranquille, tutto si può affrontare con serenità: basta un poco di zucchero! ;)

Per partire bene ci vuole la giusta motivazione: niente di meglio che pensare ai morbidi maglioni che ci attendono per affrontare il freddo che avanza...

Happy Brunette

lunedì 28 ottobre 2013

Changeling [moda+cinema]

Questa settimana ho il piacere di presentarvi il film di uno dei miei registi preferiti, Clint Eastwood: "Changeling". Andrà in onda venerdì prossimo su un canale che non sapevo neanche esistesse, RSI La1 (un canale della Svizzera italiana che a quanto pare è disponibile in chiaro solo in alcuni punti del Nord Italia... non chiedetemi quali!) Dunque non so quanti di noi riusciranno a vedere il film venerdì in TV, ma a chi non l'avesse visto al cinema e non potesse ora, consiglio comunque di noleggiarlo perchè merita davvero.

"Changeling", regia di Clint Eastwood
In onda venerdì 1 novembre su RSI La1, alle ore 23.40

America, 1928: Christine (Angelina Jolie), una madre sola che vive in un sobborgo di Los Angeles, lascia come ogni giorno il suo bambino a casa per andare a lavorare come centralinista. Ma questa volta il piccolo sparisce: è stato rapito. Disperata denuncia il fatto alla polizia, e dopo qualche mese di speranze suo figlio viene rilasciato e torna a casa. Peccato che quello - lei non può sbagliarsi - non sia suo figlio. Di qui il film entra nel vivo, mostrandoci i tentativi disperati di una madre per farsi valere e capire cosa c'è dietro questo scambio di persona, negato dalle autorità che tentano di farla passare per pazza. E, soprattutto, dov'è finito il suo vero bambino.

E' un film intenso sotto tutti i punti di vista, che fa correre l'emozione dello spettatore tra la suspence di un vero e proprio giallo-thriller e l'empatia per Christine e il suo dramma, frutto di una società deviata. Notare che è tratto da una storia realmente accaduta in quegli anni. 
Le immagini sono perfette, calate in un '28 cupo e livido come le sensazioni che pervadono i personaggi. Angelina Jolie è straordinaria e - venendo al tema del mio post - splendidamente vestita per calarsi nei panni di una donna modesta ma dignitosa degli anni '20. Per me che adoro quel periodo della moda i suoi look sono tutti da ammirare: abiti morbidi, cappotti di ottima fattura ornati da spille molto particolari, cappellini a cloche, scarpe mary-jane... e quella stupenda borsetta, che Christine-Angelina stringe come la sua coperta di Linus.
Ecco a voi le immagini, buona visione!

venerdì 25 ottobre 2013

Stivali rossi e la donna del mistero [moda+pittura]

Il quadro di questa settimana ha come punto focale un vivace paio di stivali rossi. Essi stessi, come il resto della composizione, sono parzialmente celati allo sguardo dello spettatore...


La donna del mistero è dunque la protagonista del quadro, di cui non vediamo il volto; ma anche la pittrice stessa (contemporanea), di cui sono riuscita a sapere solo il nome d'arte: Lyl.
La ragazza del dipinto si trova ad una festa, immaginiamo di sera; ha l'aria di essere giovane, per il corpo esile, per la libertà della posa e per l'audacia del look... che però parla anche di una certa sicurezza di sè, che spesso si conquista solo con l'età. Ecco che le acque si confondono e capire l'identità della "Donna con stivali rossi" si fa sempre più difficile... Forse potremmo trovare qualche indizio nella sua pochette abbandonata sulla poltrona, ma chi di noi avrà il coraggio di sbirciare?

Accontentiamoci di copiare il suo look, in vista di una serata speciale o magari del prossimo Capodanno, dove il rosso è sempre ben accetto (e siamo già a due idee per il veglione, vedo che mi sto portando avanti! Spero anche di avere l'occasione, visto che gli ultimi S.Silvestri li ho passati in casa :P)
Un outfit semplice ma d'effetto grazie a quei tocchi di rosso vivo, accattivante quanto basta senza essere volgare. Ecco i pezzi per comporlo:

mercoledì 23 ottobre 2013

Autunno (e stivali) a colori [moda+fotografia]

L'idea per questo post mi è nata domenica scorsa mentre giravo i banchi della fiera che si tiene ogni autunno nella mia città. Adoro gli stivali nella stagione fredda, indossarli mi fa sentire carina, sicura e al calduccio: potrebbe sembrare ovvio, ma per esempio ho un'amica che gli stivali non li porta mai. E voi?
Be', ecco, alla fiera ho trovato un banco di stivali e stivaletti in pelle, velluto e camoscio, fine serie, tutti a 10 euro! Uno più bello dell'altro! Peccato che non c'era il mio numero, ma pare che domenica prossima il venditore tornerà con altre misure e modelli e - incrocio le dita - porterò a casa qualcosa di carino.
A quel prezzo ci si può permettere anche uno sfizio, come uno stivale in un colore particolare, diverso dal classico nero o marrone che probabilmente abbiamo già tutte. Lì infatti ce n'erano di viola, rossi, verde oliva... insomma, tutti i bei colori dell'autunno, dalle foglie secche al mosto d'uva, dal muschio alle zucche... Nell'attesa ho girato il web in cerca di esempi simili, ed ecco a voi una carrellata di stivali (e look) di bloggers varie. Buona visione! :)

[Colonna sonora: una canzone dall'atmosfera autunnale come "La luce dell'est", Lucio Battisti
Piccoli stivali e sopra lei
una corsa in mezzo al fango
e ancora lei...
]

Keiko Lynn

lunedì 21 ottobre 2013

Le donne del sesto piano [moda+cinema]

Il film di domani sera è una commedia ambientata negli anni '60, ottima per sorridere ma anche per riflettere sulla società e su temi ancora attuali (il rapporto con l'immigrazione, la differenza di classe...).

"Le donne del sesto piano", regia di Philippe Le Guay (2011)
In onda martedì 22 ottobre su La7 D, alle ore 21.10

Jean-Louis e Susanne sono una coppia della borghesia parigina, abitano in un bel palazzo in un appartamento dotato di tutti i comfort e le bellezze. Nello stesso stabile sono giunte ad abitare sei donne di varia età, immigrate dalla Spagna; vivono al sesto piano, quello degli abbaini e delle stanze spartane, come succede si solito alle immigrate venute in Francia per fare le domestiche. Jean-Louis comincia per caso a frequentare il sesto piano e, conoscendo le sue abitanti, scopre un mondo più povero ma certamente più vivace e umano di quello lussuoso e annoiato cui è abituato... e una donna più matura ma più interessante di sua moglie...

Con questo film abbiamo ben 7 figure femminili che ci conducono nella moda dei primi anni '60: la borghese Susanne, coi suoi abiti raffinati, lucenti, dai colori pastello; e le sei spagnole, che oltre alla divisa da cameriera indossano vestiti più pratici e semplici, ma forse più colorati e graziosi.
Anche i costumi, quindi, hanno una grande importanza per rendere il distacco culturale tra le due classi sociali. Vi lascio con qualche immagine d'esempio, buona visione ora e domani!

venerdì 18 ottobre 2013

Ritratto di una poetessa: Amalia Guglielminetti [moda+pittura]

Quando ho pensato al ritratto di una donna su un divano mi è venuto subito in mente un certo quadro.
Un quadro a grandezza più che naturale (anche se purtroppo ne ho potuta rintracciare solo una copia molto piccola), che un giorno di dieci anni fa mi ha colpito entrando nel salone di una mostra sui pittori torinesi.


L'opera è di Mario Reviglione ed ha il semplice titolo di "Ritratto di Amalia Guglielminetti".
Forse non molti di voi sapranno chi è stata Amalia Guglielminetti, perchè non è autrice molto conosciuta nè si studia a scuola... come succede invece al suo amico-amante Guido Gozzano.
Ora, dovete sapere che per questa poetessa ho una vera e propria ammirazione, come scrittrice e anche come donna stilosissima e affascinante nella sua epoca (i primi del '900, in particolare qui la vediamo ritratta negli anni '10). Nel suo sguardo c'è la profondità e l'ardore di un animo irrequieto e sensibile. Nelle sue parole ci trovo più modernità poetica che in quelle del decantato Gozzano, che di esse per prime si innamorò, poi di lei, fino a stancarsene e lasciarla. Sola, come orgogliosamente Amalia dichiarava di vivere.



Io non so chi tu sia. So che una sera
noi ci gettammo l’anima negli occhi,
con l’impeto di chi brama e non spera.
La ripigliammo cauti, quasi tocchi
da un dubbio, e ancor la scagliammo a segno,
come la freccia che dall’arco scocchi.




Se vi interessa approfondire la sua vita e i suoi scritti trovate due pagine interessanti QUI e QUI.
Con sommo piacere ho provato a immaginare i panni di Amalia trasposti ad oggi ed ecco il risultato:

mercoledì 16 ottobre 2013

Coccole da divano [moda+fotografia]

Per qualche strano motivo la programmazione di blogger non ha funzionato e così questo post esce solo adesso, sul finire del mercoledì... che dire, spero che non l'abbiate cercato invano e che abbiate tempo di gustarvelo anche adesso :)

Uno degli aspetti piacevoli della "brutta stagione" è che, visto che fuori fa freddo, viene voglia di casa. Meglio: viene voglia di divano! Accoccolarsi al calduccio tra cuscini e plaid, leggere un libro o una rivista, sorseggiare una tisana calda davanti alla televisione o magari ad un bel camino acceso...
Quale che sia la temperatura in casa, le fashion blogger (come noi tutte) si mettono comode: tessuti morbidi e avvolgenti, colori tenui o neutri (ma c'è chi non rinuncia al vitaminico), forme pratiche. Alle loro fotografie ho abbinato quelle di divani e sofà dalla stessa sensazione "comodosa-confortevole", l'intraducibile aggettivo inglese "cosy"; queste le ho trovate su Pinterest. Lasciamoci avvolgere da morbidezze, luci soffuse, colori delicati, musica dolce: e buone coccole anche a voi :) 

[Colonna sonora: Couch song - Sera Cahoone] 

Morbida, la vita!

lunedì 14 ottobre 2013

La vie en rose: storia di un "passerotto" [moda+cinema]

"La mome", il passerotto, era il primo soprannome della cantante nota come Edith Piaf ed è il titolo originale del film imperdibile di questa settimana (in onda domenica prossima in seconda serata). 

"La vie en rose", regia di Olivier Dahan (2007)
In onda domenica 20 ottobre su Rai Movie, alle ore 23.20

Il film racconta la vita della grande artista francese a partire dalla sua povera infanzia. Il talento canoro di Edith non passa inosservato: prima viene sfruttato dal padre, che la costringeva a cantare per la strada, poi intercettato da un impresario che le apre la strada verso quello che diventerà, più tardi, uno straordinario successo. Forse proprio per le sue origini umili e travagliate la Piaf è stata, nella vita e nell'arte, una vera combattente e si è imposta sulla scena nonostante dolorosi problemi di salute e personali. Tutto il suo percorso merita di essere scoperto e questo film lo fa alla grande, soprattutto grazie all'interpretazione fedele di Marion Cotillard (premio Oscar come migliore protagonista). 

Tra canzoni celeberrime, atmosfera parigina, drammi e successi, attraversiamo con Edith Piaf quattro decenni di storia, anche del costume e della moda: dagli anni '20 della sua adolescenza di strada agli anni '60 della fama ormai internazionale. Ecco a voi qualche anticipazione, buona visione... ora e domenica!

venerdì 11 ottobre 2013

Beautiful rider [moda+pittura]

"Beautiful rider" (ho trovato il titolo in un asta americana e mi suonava meglio che "La bella cavallerizza" ;) è un dipinto attribuito a Pierre Franc-Lamy, pittore francese di fine '800.  Non sarà famoso come Renoir, il suo stile sarà forse un po' di maniera e vagamente settecentesco, ma il buon Pierre ci ha lasciato comunque una serie di opere interessanti; come il ritratto di questa graziosa amazzone e del suo servizievole cagnolino.


La cavallerizza dei secoli passati può ben dirsi l'antenata delle moderne biker girls. E se il capo cult delle motocicliste di oggi è il chiodo, possiamo immaginare che la fanciulla del ritratto lo indosserebbe volentieri sopra il suo bel vestito (proprio come le fashion bloggers che ho radunato mercoledì).
Vediamo insieme come aggiornare il suo outfit:

mercoledì 9 ottobre 2013

Leather jacket weather [moda+fotografia]

Questo è davvero tempo di giacche di pelle: quelle che non tengono abbastanza caldo d'inverno, sono pesanti d'estate (tranne in qualche sera più freddina) e troppo cupe in primavera.
E' tempo per la giacca di pelle (/ finta pelle), biker jacket o chiodo come vogliate chiamarlo; intramontabile e capace di dare un tocco rock a qualunque outfit. Ripara il giusto che serve senza ingombrare - tanto adesso che i riscaldamenti non sono ancora accesi, il clima dentro e fuori è quasi lo stesso! Ecco perchè sotto ci vuole qualcosa di coprente, anche più strati sovrapposti. L'ideale per scaldare il tutto? Un vestitino colorato (ancora estivo, chè magari non abbiamo ancora fatto il cambio del guardaroba) con maglia + collant o leggings. Questo è decisamente il mio abbinamento preferito e vi lascio con qualche bell'esempio: una girandola di fashion bloggers chiodo-munite e vestite di tutti i colori dell'arcobaleno. A ritmo di rock!

[Colonna sonora: "Leather jacket weather" - Coyote Shivers (ascoltatela qui al minuto 17.42)]

Cheap and glamour

lunedì 7 ottobre 2013

Un tocco di zenzero [moda+cinema]

Ciao a tutti, spero abbiate iniziato bene questa settimana! Io sono un po' fiacca perchè qua da me è tutto grigio, umido e freddino... ma il film che vi presento oggi mette calore e buonumore già dal titolo, vero? :)

"Un tocco di zenzero", regia di Tassos Boulmetis (2003)
In onda venerdì 11 ottobre su La7D, alle ore 23.00


Film di origine greco-turca, "Un tocco di zenzero" è narrato con gli occhi del protagonista Fanis (Georges Corraface). Oggi adulto e affermato astronomo, Fanis ricorda l'infanzia e le origini della sua passione sopita per la cucina tradizionale, imparata dal nonno che gli trasmise i segreti delle spezie. La separazione dall'amato nonno si lega al trauma vissuto dalla famiglia: di origine greca ma trapiantata da tempo in Turchia, negli anni '60 viene esiliata in Grecia (stessa sorte subirono tutte le famiglie di simile origine). E costretta ad essere un pesce fuor d'acqua ovunque: "siamo troppo greci per i turchi, e troppo turchi per i greci".
Nel film c'è un gioco di parole (e di senso) tra gastronomia e astronomia; aggiungerei come terzo termine "alchimia", perchè per ricreare le ricette della tradizione greco-turca (e non solo) bisogna saper trovare l'equilibrio perfetto tra i vari ingredienti. Un dono che Fanis dimostra di avere fin da piccolissimo; ma gli adulti vedono la cucina come il regno delle donne e cercano di distogliere il ragazzino da questa strada.
Per Fanis però il profumo delle spezie non potrà mai essere cancellato, perchè trasporta con sè il ricordo della patria, del nonno e della bambina che fu il suo primo amore...

Non ho trovato moltissime foto di "Un tocco di zenzero", tantomeno dove fosse visibile lo stile d'abbigliamento dei protagonisti; potrete comunque notare (specialmente se guarderete il film) che tutti indossano abiti occidentali tipicamente anni '60. La madre e le zie di Fanis popolano la casa e la cucina coi loro vestiti - sobri o coloratissimi - e le acconciature curate, aggiungendo allegria all'atmosfera del film.
Ecco qualche immagine, buona visione ora e venerdì!

venerdì 4 ottobre 2013

La figlia del boscaiolo [moda+pittura]

Charles Sprague Pearce è l'autore di questo vivido ritratto campestre, dipinto nel 1894.
Di origine americana, Sprague si spostò in Europa e lì si appassionò nel dipingere scene di vita popolana, spesso incentrate su figure femminili come questa "Figlia del boscaiolo".


La vediamo incedere lungo un sentiero alberato, già carica del suo raccolto. Immaginiamo il padre occuparsi dei lavori di taglio più pesanti, mentre lei, giovane ma già avvezza alla dura vita di campagna, si dedica ai rami più fini; falcetta alla mano, ne ha raggruppata una bella fascina ed ora può tornarsene a casa. Il rosso delle guance e delle mani mette addosso anche a noi spettatori il freddo pungente dell'aria autunnale, e la fatica del lavoro compiuto. Sotto a quei rossori la boscaiola senza nome emana una bellezza delicata e fiera allo stesso tempo.

Proviamo ad entrare ancor più in sintonia con lei vestendo i suoi panni (riveduti e corretti): ne viene fuori un outfit comodo e portabile nella vita quotidiana, dallo stile leggermente boho. Meglio ancora, direi "rupestre": un aggettivo che abbiamo adottato io e le mie amiche per definire un modo di fare, o di vestire, di mangiare,... libero dalle convenzioni e dalle costrizioni.
Ecco il look in dettaglio:

mercoledì 2 ottobre 2013

Legno, boschi e boscaiole [moda+fotografia]

Ottobre è arrivato, bando alla nostalgia delle vacanze e lasciamoci prendere dall'atmosfera autunnale; che, se ancora non s'è fatta sentire, presto arriverà. Per quanto io adori l'estate, l'autunno non mi dispiace affatto: il primo periodo può essere piacevolissimo e certo meno afoso di agosto, e poi arrivano le foglie dai mille colori, le castagne, le zucche... e la voglia di ricominciare con nuova grinta.

In questo periodo mi sto dedicando a risistemare la casa (prima o poi toccherà anche al fatidico cambio del guardaroba...). Ho comprato delle mensole in legno di abete grezzo, le ho prese per il loro colore ma anche per il profumo. Il profumo del legno è l'odore che preferisco in assoluto! Se entro in una falegnameria non ne uscirei più...

Ispirata da questo aroma paradisiaco ho pensato di cercare foto di fashion blogger a contatto con legna e tronchi, ma la mia ricerca ha portato scarsi risultati. Allora ho allargato il concetto: dai ceppi ai taglialegna, dunque alle camicie da boscaiolo


Wildflower Girl

Le camicie scozzesi stanno tornando di gran moda insieme a tutto lo stile grunge. Io le ho sempre snobbate proprio perchè mi ricordavano troppo quel modo di utilizzarle (camicioni a quadri anni '90, orrore fashion della mia adolescenza :)) da vero maschiaccio. Ma, ripensandoci, perchè no? Se di taglio più aggraziato e abbinate con pezzi femminili a contrasto possono risultare molto gradevoli.
D'altronde è già da qualche tempo che rimpiango di aver dato via una camicetta vintage a quadri... sig!

Buon proseguimento di post, immergetevi con me tra boschi e boscaiole :)

[Colonna sonora: The Wood Song - Indigo Girls]


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