venerdì 28 settembre 2018

Sulle Tracce della moda... non ci fermeremo! [moda+pittura]

Bentornati amici Musetti!
Quest'anno la pausa estiva è durata più del solito, lo ammetto; dopo le vacanze il lavoro mi ha assorbito in maniera inattesa. Anche il futuro si prospetta più impegnativo ed è per questo che dovrò rivoluzionare un po' i ritmi del blog, senza però rinunciare a questi momenti di gioco tra arte e moda che mi mettono (e, spero, VI mettono) di buonumore.
Le rubriche saranno sempre le stesse tre: moda+cinema, moda+fotografia, moda+pittura, ma si distribuiranno con un post a settimana. Non necessariamente rispettando la sequenza delle rubriche, ma piuttosto il vostro gradimento :)

Partiamo oggi con moda e pittura. Vi anticipo che mi piacerebbe moltissimo riproporre il giochino degli outfit ispirati ai quadri, e che forse ho trovato un degno sostituto di quel bellissimo sito di Polyvore che ha lasciato orfani troppi blogger... incrociamo le dita e presto potrò rilevarvi di cosa si tratta!
Nel frattempo vi propongo un po' di materiale succoso fotografato nel corso di una mia recente visita a Firenze, città dell'arte e della moda per eccellenza.
Per cominciare ecco la mia esperienza alla mostra "Tracce 2018. Lasciarsi guidare dalla moda" presso il Museo della Moda e del Costume (a Palazzo Pitti). L'esposizione, curata da Caterina Chiarelli e Simonella Condemi, si basa sull'accostamento visivo tra pezzi iconici della storia della moda e opere d'arte - pitture ma anche sculture - a volte di simile periodo ma sempre si simile stile, a sottolineare i rimandi e le affinità grafiche, coloristiche, tematiche. Un dialogo muto ma molto espressivo tra il mondo dell'arte e quello della moda, dialogo che a noi Musetti piace assai :)

Risultati immagini per tracce 2018 palazzo pitti

(Di seguito gli accostamenti e i capi/accessori che più mi hanno colpito)




Abito teatrale della vestale dalla "Norma" di Bellini, Emilio Capucci (1986)
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"Eterno idioma", Giulio Bargellini (1899 c.ca)



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Un altro abito di Capucci (decisamente più portabile), datato 1967:


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Abito da sera, Roberto Capucci (1956)
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"Lacerazione", Gualtiero Nativi (1959)


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Abiti di Azzedine Alaia (1985-1990 c.ca)
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Senza titolo, Giuseppe Capogrossi (1970)


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"Ritratto di donna (La seanese)", Quinto Martini (1934)


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Abito pappagallo, Roberto Cavalli (1970-1980 c.ca)
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"Pappagallo", Pasquarosa Bertoletti Marcelli (1930)


Sempre sul tema faunistico mi è piaciuto molto questo dipinto, che però sono riuscita a fotografare solo di sbieco e non ho trovato su internet; certo qui non rende come dal vivo, ma è davvero affascinante:



"Animale marino", Romano Campagnoli (1967 c.ca)


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Giacca con fodera stampata "a scheletro", Jean Paul Gaultier
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"Gli amici nell'atelier", Guido Peyron (1928)


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Dalla sezione a tema viaggio:





La sala di ambientazione era così suggestiva che mi ha fornito essa stessa uno spunto di richiamo tra moda e arte; guardate come i fregi del soffitto ammiccano agli elementi tondeggianti della cintura moderna, complice un gioco di specchi:



Cintura "Vivara", Emilio Pucci (1966)
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Mocassini Gucci (1990), occhiali Lolita (1960)



La mostra è aperta a Palazzo Pitti fino al 31 dicembre. Se proprio non riusciste a fare una scappata a Firenze, potete consolarvi visitandone la versione online predisposta dal sito delle Gallerie degli Uffizi: si trova a questo indirizzo.In ogni caso buona visita e... a presto con altre notizie da Firenze!


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