venerdì 21 marzo 2014

De quoi écrire? - La dama delle viole [moda+pittura]

Oggi concludo il tema delle viole presentandovi un'opera affascinante ma di cui si sa poco: "De quoi écrire?" (Di cosa scrivere?), di Hermann Fenner-Behmer. Chi era costui? Un pittore tedesco che dipinse tra fine '800 e inizio '900, in piena Belle Epoque, e che soggiornò a Parigi; visto il titolo francese del quadro (lo potete scorgere scritto di suo pugno in alto a sinistra) possiamo supporre che sia stato dipinto proprio in quel frangente.


Anche se forse si tratta di un'opera più "costruita", a me piace immaginare che mentre gironzolava per Parigi Fenner-Behmer  sia rimasto affascinato da questa elegante donna parigina seduta ad un caffè, e l'abbia voluta ritrarre nella freschezza del momento. Una ragazza intenta a scrivere (o, come dice il titolo, a pensare cosa scrivere) e bere una cosa in tutta tranquillità, come si evince dall'espressione rilassata... ed anche un po' ammiccante, con quel mezzo sorriso dedicato proprio al pittore curioso - ed anche un pochino a noi :)

Il quadro è tutto un gioco di colori tenui (caldi e freddi, chiari e scuri).
Il bianco e le sfumature del viola sono le tinte che illuminano e ingentiliscono tutto l'insieme, così come il viso chiaro e delicato della ragazza. Il castano dei capelli si fonde con la stola di pelliccia che a sua volta quasi scompare nella boiserie del locale. La bevanda rossa nel bicchiere mi ricorda il kirsch, l'aperitivo di ciliegie che ci proponevano ad ogni pasto quando sono stata in vacanza a Parigi l'ultima volta. Quel rosso si sposa perfettamente col viola dell'abito e delle violette (nonchè del fiocco sul cappello): è uno dei rari casi in cui due colori vicini stanno bene tra loro. 

Questa fresca sinfonia di viola, appena scaldata dai toni del marrone, si presta ad essere rivisitata in un look romantico ma "è la parisienne" che ho cercato di realizzare così:


Il piatto forte è un abito viola chiaro (che tra parentesi cerco da una vita: questo lo trovo adorabile!
E poi avete notato quanto son belli i nomi con cui Modcloth chiama i propri abiti? Tutto un programma :)

Champagne at Midnight Dress in Lavender






Pensando a indossarlo in una primavera ancora un po' fresca, si aggiunge una maglia bianca sotto...

TOPSHOP Long Sleeve Rib Top






...e un gilet in ecopelliccia sopra:

MADEWELL Faux-Fur Vest






Il cappello, be'... quello della signorina nel dipinto è un po' troppo stravagante per i nostri gusti moderni;
possiamo sostituirlo con un berretto più semplice ma sempre dall'aria romantica...

Accessorize Wool Baker Boy Hat With Corsage Hat






...su cui appuntare una spilla di violette per quel tocco colorato che gli mancava:

Vintage, su etsy.com


Il fiocco mi sembra già troppo, ho preferito spostarlo su un altro accessorio...
...come una borsina in tinta!

Manumit Fair Trade Burgundy Velvet Bow Chain Evening Bag






Mancano solo le scarpe, e non potevano essere altro che... delle francesine :)

Tamaris, su Zalando


Vediamo cosa si è inventato questa volta Gillipixel? Trovare un volto alla dama delle viole sarà stato relativamente facile (sì, ma quale volto?) e trovare info interessanti sul pittore... be', quella un'ardua impresa!
Non ci resta che scoprirlo qui; buon approfondimento e buon weekend!


6 commenti:

  1. Gli accessori che hai scelto colgono benissimo lo spirito dell'opera, Kika :-) sei bravissima e, come ho già detto altre volte, il tuo punto forte è sempre la "sensibilità interpretativa" :-)...adatti la fonte originale a soluzioni diverse ma del tutto in sintonia con il senso estetico di partenza...in questo caso, particolarmente azzeccato il vestito, ed eccezionale il dettaglio della "cintura" (o fascia, non so come si dice bene :-)

    Altrettanto giusta la scelta del corpettino in ecopeluria :-) e fortissime le scarpe, che pur non vedendosi nel quadro, vien da dire: son proprio quelle che ha ai piedi quella signorina, non ci sono dubbi :-)

    Bella l'analisi dei colori che hai fatto...nel mio scritto volevo aggiungere anche che il virtuosismo della resa degli oggetti di vetro ricorda molto un altro pittore francese Jean Baptiste Chardin (1699-1779)...ma poi non l'ho messo, per non infierire sul povero Fenner Behmer, che sembra far solo la figura del "copione" :-)

    Ciao Kika :-)

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    1. Ah ah, povero il nostro Hermann :)) Ma tutto sommato non gli è andata così male, se a più di cent'anni la sua opera viaggia per tutto il web ed ha avuto l'onore delle nostre recensioni (tanto per darci un po' di importanza, eh ;))
      Grazie caro Gilli, a prestissimo!

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  2. che bello questo quadro!!! i colori li adoro!! *_____________* è un genere di pittura che mi affascina proprio!! la ricetta la faccio settimana prossima ^_^ questa non ci sono riuscita

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    1. Tranquilla Ema, tanto la quaresima è proverbialmente lunga ;)

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  3. Mi piace un sacco quando vai ad esplorare dipinti meno famosi - ma altrettanto belli. Anche questo è nuovo per me, e lo trovo davvero fresco, per i colori certo, ma anche per la composizione, il gesto della ragazza e il suo sorriso.
    Anche stavolta l'outfit che hai ricreato è perfetto, un pizzico retro ma adatto anche al mondo contemporaneo. Carine le francesine, bello il vestitino e il cappello è delizioso!

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    1. Grazie Frida!! Sai, è proprio stimolante scoprire sempre nuovi autori, anch'io da quando ho aperto il blog ho arricchito di molto la mia cultura artistica e soprattutto ho avuto modo di farmi accarezzare l'anima e i sensi da tante opere che altrimenti mi sarebbero rimaste sconosciute.

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