venerdì 21 novembre 2014

Ballo al Moulin Rouge... in Orange [moda+pittura]

Arrivo nelle ultime ore di questa giornata con un po' di fiatone a consegnarvi il post del venerdì: la puntualità non è il mio forte in tante altre situazioni, ma qui ci tengo a rispettare il nostro appuntamento con l'arte (e la moda, naturalmente)!
"Ballo al Moulin Rouge" ci trasporta immediatamente nella Parigi fine '800 e non a caso: questo quadro è opera di Henri de Toulouse-Lautrec, il re della Parigi bohémienne e artistica che aveva il suo cuore nel quartiere di Montmartre. 


La vita notturna degli artisti ruotava attorno al Moulin Rouge, locale di spettacoli danzanti situato nel quartiere di Pigalle (accanto a Montmartre). Chi è stato a Parigi avrà sicuramente fatto tappa davanti a questo famosissimo locale riconoscibile per le pale rosse da mulino; eh già, perchè fu ricavato proprio all'interno di un vecchio mulino, così come un altro noto ritrovo della Parigi fin de siècle, il Moulin de la Galette. Mentre quest'ultimo, di poco precedente, venne immortalato dall'impressionista Renoir, il Moulin Rouge divenne il soggetto di numerosi quadri del post-impressionista Toulouse-Lautrec

Non poteva essere altrimenti: Lautrec praticamente ci viveva al Moulin Rouge, beato tra le donne (allegre e disinibite ballerine di can can) e tra i fumi dell'alcool - molto probabilmente i fumi verdi dell'assenzio, la famosa "fata verde" tanto di moda tra gli artisti e i bohèmiens dell'epoca. 
Non voglio sminuire il personaggio, anzi; è arcinoto che Lautrec, pittore di nobili origini e di sfortunata costituzione, era un gran bevitore e un ammiratore delle bellezze femminili. Ma è proprio questo suo vivere densamente la vita nei suoi aspetti più terreni a dare forza e corpo alla sua arte. Le sue scorribande nella Ville Lumière le immagino come un esaltante miscuglio di Alto e di Basso, di sbronze colossali e di discorsi illuminanti sull'Arte, di vicoli bui e di luci rutilanti... come quelle del Moulin Rouge, dove un incessante svolazzare di gonne celebrava a suon di musiche incalzanti la gioia della vita e dell'amore.

Tutto questo mondo è entrato nei quadri di Toulouse-Lautrec e ci resterà per sempre, come la ballerina in calze arancioni che si scatena nel "Ballo al Moulin Rouge". Tutt'intorno si aggirano uomini in completo scuro e tuba in testa, quasi a farle da corona e cornice. Uno di loro si è buttato nelle danze fa tanta simpatia: lungo lungo magro magro, con quelle gambe che paiono snodate a contrasto col busto impettito... mi fa venire in mente certi signori di oggi che scendono sulle piste di ballo liscio, che all'inizio ti fanno quasi ridere a vederli ma poi ti sorprendono per leggerezza e bravura. Tutto il contrario della signora in primo piano, la dama in rosa tutta bardata e sussiegosa: la sua immobilità fa da contrasto allo svolazzare della ballerina e non sembra possibile che potrebbe mai imitarla. Ma chissà, forse in quello sguardo abbassato si nasconde proprio il desiderio proibito di lanciarsi anche lei in questa sorta di "dirty dancing" ottocentesco ;)

La protagonista per me rimane comunque la danzatrice dai capelli e calze color di carota: vogliamo scoprire insieme l'outfit col quale impersonarla ai giorni nostri?



Vi propongo innanzitutto una maglia aderente, come questa che riporta una frase
che sarebbe piaciuta a Toulouse-Lautrec:

T shirt


T shirt (see more pink tops)





Poi ci va una gonna corposa e svolazzante al punto giusto:

Chicwish Delicacy Triple Layers Tutu in Ivory






Le calze arancio non possono ovviamente mancare :)
(non avevo notato che erano leopardate, ma quest'effetto "grrr!" le rende ancora più... speziate :)

Sculptz Silkies Control Top Spotted Leopard Tights






Infine ecco gli stivaletti coi lacci:

ANNA MEL-12 Women's Chunky Heel Ankle Boots






Ma non è finita qua: la ragazza e l'uomo danzerino facevano troppo una bella coppia,
ho voluto inserire nel look un paio di elementi dello stile di lui:

una giacca nera con le code...

ZADIG VOLTAIRE - Pre-owned Zadig Voltaire Jackets






...e un cappello di foggia maschile guarnito da una spilla,
così da fondere in un unico accessorio le due anime della coppia di ballerini :)

Clyde Tassel Drawstring Flat Top Hat




Goldmajor Silver Amber Marquise Stone Bar Brooch






Prima di salutarvi con il collage finale vi ricordo di passare a trovare Gillipixel su Andarperpensieri, che mi ha gentilmente aspettata fino all'ultimo pur avendo già in serbo un ricco piatto artistico-fisiognomico a tema Toulouse-Lautrec tutto pronto per voi da gustare :)

Buon weekend (danzereccio??) a tutti!



2 commenti:

  1. Quando le cose le cose si presentano in apparenza più semplici, è proprio la volta buona che si rivelano davvero difficili :-)...questa frase da me or ora coniata (che sembra un po' uscita dall'inutile sforzo intellettuale di un aforista ubriaco :-) mi sembra molto adatta alla sfida modaiola di oggi, Kika, da te vinta ancora una volta molto brillantemente :-)

    Bellissima la scelta della maglietta con quella scritta, il movimento della grafia si intona benissimo alla dinamismo compositivo del quadro...

    Sei riuscita anche a dire qualcosa di più, con un accessorio a prima vista così semplice come il collant: la quasi invisibile leopardatura è un tocco kikesko di gran classe :-)

    Mi è piaciuta molto anche la tua analisi del quadro, io non me ne sono occupato di preciso, sono stato più sul "vago teorico" :-) così ci siamo completati a vicenda anche stavolta...a dire il vero poi, sono stato lievemente impreciso: è più giusto, come hai fatto tu, parlare di por-impressionismo, per Toulouse..ma credo ad ogni modo di aver fatto un errore veniale :-) le definizioni, si sa, sono importanti, ma anche abbastanza elastiche (entro certi limiti :-)

    RispondiElimina
  2. Il post-impressionismo in effetti non l'ho mai inquadrato tanto bene, è una definizione un po' generica che viene appioppata a pittori molto diversi tra loro (da Van Gogh a Gauiguin a Toulouse Lautrec appunto) forse solo per incasellarli in qualche modo. Sono artisti unici nel loro genere che in comune hanno, come dire, i piedi nell'Impressionismo e la testa nell'Espressionismo (per come ne posso capire io :)
    Grazie per l'apprezzamento, tu poi mi fai sempre notare elementi che io stessa non avevo nemmeno colto se non inconsciamente (es: la similitudine della grafia sulla maglietta). Vengo a vedere cps' hsi combinato tu di bello, a prestissimo! :)

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...