Questa settimana salpiamo a bordo delle grandi navi che hanno attraversato il secolo, in un lungo viaggio per mari e oceani. Anche stavolta non saremo soli: sui ponti dei bastimenti troveremo a farci compagnia tante donne e fanciulle alla moda, ciascuna seconda la propria epoca.
La prima immagine che mi è venuta in mente pensando ad una nave vintage è naturalmente quella del sontuoso e sfortunato Titanic, il transatlantico salpato per la prima volta il 10 aprile 1912 e affondato cinque giorni dopo per la collisione con un iceberg. Tutti ne conosciamo la storia, non foss'altro che per il film con Leonardo Di Caprio e Kate Winslet. Senza voler porre l'accento sulla drammaticità dell'evento, mi sono orientata sull'omonima canzone di Francesco De Gregori, in cui il viaggio per mare è ancora denso di speranze ed allegria. Sulle note di "Titanic" cominciamo dunque questa nostra traversata nei decenni della moda, che in onore del mitico transatlantico non poteva che iniziare un po' prima del mio solito, ovvero agli albori del '900. Buona navigazione!
[Colonna sonora: "Titanic" - Francesco De Gregori]
La prima classe costa mille lire
la seconda cento
la terza dolore e spavento
e puzza di sudore dal boccaporto
e odore di mare morto.
Eh già, tra fine '800 e i primi decenni del '900 le grandi navi erano mezzi per raggiungere altri continenti e magari cambiare vita, e nel farlo c'era una bella differenza tra viaggiatori di prima e di terza classe (dove tra i tanti italiani emigranti ci sarà stato di sicuro qualche nostro parente: c'è in tutte le famiglie :)
E così mentre in terza classe l'entusiasmo del viaggio faceva dimenticare le scomodità...
Ma chi l'ha detto che in terza classe
che in terza classe si viaggia male
questa cuccetta sembra un letto a due piazze
ci si sta meglio che in ospedale.
...ai piani più alti la traversata era un'avventura emozionante e chic, in cui le giovani donne (le "ragazze di prima classe che per sposarci si va in America") potevano sfoggiare look alla moda:
Ci sta mia figlia che ha quindici anni
ed a Parigi ha comprato un cappello
se ci invitasse al suo tavolo a cena stasera
come sarebbe bello
...
...
Arrivo a Ellis Island |
Due passeggere davvero di prima classe: la regina Alexandra e la principessa Alexandra |
Anche stavolta nella mia gallery non poteva mancare una coppia di donne eccezionali:
non principesse o regine, ma due giovani inglesi assetate di avventura e viaggi.
Si chiamavano Vickie e Nance, erano migliori amiche e girarono il mondo agli albori del '900.
non principesse o regine, ma due giovani inglesi assetate di avventura e viaggi.
Si chiamavano Vickie e Nance, erano migliori amiche e girarono il mondo agli albori del '900.
Vickie e Nance in viaggio verso l'India sulla nave Caledonia, Ottobre 1902 |
Vickie era nata nel 1875 a Kensington ed era presto rimasta orfana di madre. Il padre si risposò con un'altra donna e ne ebbe sei figli, che si aggiunsero a Vickie e a sua sorella Ellie.
Mentre Ellie sembrava a suo agio nella nuova situazione e nella canonica vita da ragazza borghese, Vickie era più irrequieta e appena ne ebbe la possibilità partì per un pionieristico viaggio di turismo archeologico in Egitto, insieme alla sua migliore amica Nance. Era il 1898. Da quel momento non si fermarono più: visitarono altre località del Nord Africa, poi l'India, sempre a contatto con gli archeologi dell'epoca (che sicuramente stavano realizzando grandi scoperte) e forse archeologhe esse stesse. Qui potete trovare tutta la loro storia corredata di foto e sapere com'è andata a finire.
Mentre Ellie sembrava a suo agio nella nuova situazione e nella canonica vita da ragazza borghese, Vickie era più irrequieta e appena ne ebbe la possibilità partì per un pionieristico viaggio di turismo archeologico in Egitto, insieme alla sua migliore amica Nance. Era il 1898. Da quel momento non si fermarono più: visitarono altre località del Nord Africa, poi l'India, sempre a contatto con gli archeologi dell'epoca (che sicuramente stavano realizzando grandi scoperte) e forse archeologhe esse stesse. Qui potete trovare tutta la loro storia corredata di foto e sapere com'è andata a finire.
Noi invece proseguiamo con altre donzelle ed altre navi, passando attraverso gli stilosi outfit degli anni '20...
N.B.: gli animali domestici si potevano già portare a bordo, ma non avevo mai visto...
...una capra al guinzaglio!!! :)))
Stravaganze da dive (in questo caso parliamo della danzatrice Irene Castle).
Stravaganze da dive (in questo caso parliamo della danzatrice Irene Castle).
Josephine Baker, 1929 |
Negli anni '30-'40 lo stile marinaro diventa di moda (insieme ai pantaloni palazzo);
e quale occasione migliore per sfoggiarlo se non un viaggio in nave?
e quale occasione migliore per sfoggiarlo se non un viaggio in nave?
Per le traversate non estive resistono anche i look più classici, come dimostrano queste dive:
Joan Crawford |
Irene Dunne |
Che classe! :) |
Poi arrivano le giacche di taglio maschile e look un po' più alla portata di tutte:
1941 |
1947 |
1947 |
In mezzo c'è la Guerra e tutto si fa più duro: pochi sono i viaggi fatti per piacere, le navi che solcano i mari sono quelle militari o, se civili, portano carichi di persone in fuga da situazioni drammatiche e in cerca di salvezza. Con gli uomini al fronte alle donne tocca rimboccarsi le maniche. Sapevo che in quel periodo molte ragazze signore dovettero cimentarsi con attività fino ad allora prevalentemente maschili, vuoi per necessità vuoi per propaganda patriottica (e, nel male della guerra, se ci fu un risvolto positivo è proprio quello di un ulteriore passo avanti nell'emancipazione femminile).
Vi ricordate ad esempio il film "The Land Girls"?
Sapevo delle donne nei campi, delle donne in fabbrica, ma non avevo idea delle donne nei cantieri navali:
Vi ricordate ad esempio il film "The Land Girls"?
Sapevo delle donne nei campi, delle donne in fabbrica, ma non avevo idea delle donne nei cantieri navali:
Erano le cosiddette "Chippers", al lavoro sulle navi della marina militare americana (qui nel 1942).
Adoro il loro modo tutto femminile (ed efficace!) di tenere raccolti i capelli coi foulard. Trovo che sia un bel sistema per mantenere un tocco di grazia e di personalità nella rudezza di una divisa necessariamente unisex; e non un tocco superfluo (quindi sdolcinato), bensì un accessorio del tutto funzionale e dunque in linea con la praticità dell'outfit.
Prendiamo ispirazione, ragazze! ;)
Adoro il loro modo tutto femminile (ed efficace!) di tenere raccolti i capelli coi foulard. Trovo che sia un bel sistema per mantenere un tocco di grazia e di personalità nella rudezza di una divisa necessariamente unisex; e non un tocco superfluo (quindi sdolcinato), bensì un accessorio del tutto funzionale e dunque in linea con la praticità dell'outfit.
Prendiamo ispirazione, ragazze! ;)
Ma tornando al nostro viaggio approdiamo negli anni '50 e, archiviate le tragedie del secolo, entriamo in un mondo di ottimismo e risveglio anche economico.
Siamo negli anni delle crociere, che a partire da quel decennio diventano sempre più un genere di vacanza alla portata di tutti. Vi lascio con le immagini di quel periodo, dove vedrete (almeno inizialmente) un ritorno allo stile chic ed elegante, similmente a quello di città.
Sinceramente non lo trovo molto appropriato alla vita in nave, ma sapete che io in generale non amo granchè i look impostati degli anni '50...
Siamo negli anni delle crociere, che a partire da quel decennio diventano sempre più un genere di vacanza alla portata di tutti. Vi lascio con le immagini di quel periodo, dove vedrete (almeno inizialmente) un ritorno allo stile chic ed elegante, similmente a quello di città.
Sinceramente non lo trovo molto appropriato alla vita in nave, ma sapete che io in generale non amo granchè i look impostati degli anni '50...
Per le donne degli anni '50 e '60 foulard e occhiali scuri sono ancora una necessità, sì, ma modaiola: per proteggersi con stile dal vento e dal sole... e godersi al meglio la vita sul ponte.
Con le ultime due significative immagini mi congedo, lasciandovi a meditare sul contrasto tra il vecchio mondo della navigazione d'elite e quello moderno del turismo di massa. A ognuno le sue conclusioni!
:*
:*
Meraviglioso questo post!!! Mi ha fatto viaggiare un po' nel tempo... con la fantasia :)
RispondiEliminaIndovina un po' quali foto mi piacciono di più? Ma quelle anni 20 e 30... eh sì, erano anni stilosissimi.
Molto belle anche le foto fin de siecle, certo il mondo era proprio diverso allora (e quanto mi piacerebbe poter dare una sbirciatina a quei tempi!)
Grazie Frida, col tuo commento mi hai fatto ritrovare con piacere questo mio post dell'estate... che bello sognare di viaggi marittimi e mete esotiche mentre qui fuori si gela :)
EliminaA me avevano colpito la storia di Vicky e Nance, la capretta al guinzaglio e le Chippers. I look poi uno più bello dell'altro. Bei tempi! :)