venerdì 5 giugno 2015

Tamara de Lempicka in verde Bugatti [moda+pittura]

Se il tema di questa settimana era quello delle donne al volante, il primo dipinto a balzarmi alla mente non poteva che essere questo: l'"Autoritratto nella Bugatti verde" di Tamara de Lempicka.


Sono sempre felice quando posso presentarvi una pittrice, perchè nell'arte (e non solo) amo il fatto che le donne non siano "solo" muse ma anche creatrici, protagoniste attive del mondo.
Se oggi questo è un dato di fatto, scoprirlo nel passato è qualcosa di più raro e quindi emozionante, tanto più quanto ci si allontana dal presente. Con Tamara de Lempicka non siamo così lontani dall'attualità, ma si parla comunque di quasi un secolo fa. Tamara, di origini polacche, è negli anni '20 e '30 una giovane donna con alle spalle una vita già avventurosa. Trasferitasi a Parigi vive tutto il meglio e il peggio dell'alta società del tempo, tra feste, eccessi ed avventure amorose (maschili e femminili). Artista da sempre, Tamara si specializza nel ritrarre se stessa e i personaggi di quel mondo che corre a folle velocità... come su un'auto d(ell)'epoca. 


Devo dire la verità, la Lempicka non è tra i miei artisti preferiti. Ho provato a sondare le motivazioni di questo mio distacco nei suoi confronti ed ho capito che sono proprio quegli elementi che caratterizzano il suo stile a trasmettermi un senso di alienamento. I suoi dipinti parlano un linguaggio freddo e tagliente: forme e colori netti, spietati giochi di luci e ombre (come si ritrova in altre opere e manifesti pubblicitari Art Deco)... e poi quei volti imperturbabili dagli occhi di ghiaccio. Più degli sguardi però sono le labbra, rosso fuoco ma sempre chiuse ostinatamente in se stesse (mai un sorriso sui volti delle muse di Tamara), a creare una distanza emotiva tra me e il quadro. Per me i suoi personaggi hanno addirittura qualcosa di cattivo che mi allontana inesorabilmente. Ma come anche un film horror può essere un capolavoro, pure un quadro che ispira freddezza può avere, anzi HA proprio in essa la sua grandiosità. Lo stile di Tamara de Lempicka è unico e riconoscibilissimo, è la sua firma e ne fa un'eccelsa esponente del Novecento artistico.

Dopo queste personalissime riflessioni che mi hanno portata a rispettare, se non apprezzare, la pittura di Tamara, mi soffermo ad osservare meglio il suo Autoritratto e... riesco ad andare oltre quella patina snob che mi frenava (ma chi snobbava chi?). Il suo sguardo è freddo solo nei colori, nella trasparenza dell'iride; la bocca è chiusa sì, ma in una smorfia di  apatica tristezza. Ciò che mi pareva durezza a ben vedere è malinconia, è uno spiraglio sull'anima di Tamara e sui suoi segreti dolori. Sul "male di vivere" che l'abitava nei sotterranei della sua vita chiassosa e mondana (la Lempicka ha sempre dovuto lottare con una pesante forma di depressione). Chi non ha paura di vedere questo, chi forse vi si riconosce e specchia, di certo ha colto a pieno tutta la portata del messaggio artistico della pittrice polacca.

Dalle profondità di Tamara risaliamo in superficie per affrontare come sempre la nostra sfida settimanale: come trasformare il look della protagonista (in questo caso la pittrice stessa) in un outfit attuale? La mia proposta di oggi è giocoforza ispirata più al dipinto che all'abbigliamento, di cui si vedono pochi elementi (ma significativi). Ho mantenuto l'eleganza e l'aria rétro che si respirano osservando il quadro inserendole in un outfit particolarmente adatto ad una cerimonia - d'altronde siamo nel periodo giusto ;) 

L'originale primo piano del quadro, in cui l'auto di Tamara è tagliata ed occupa tutto lo sfondo,
mi suggerisce un abito verdeacqua ispirato agli anni '20-'30, che avvolga il corpo come la Bugatti:

Precis Petite Embellished Maxi Dress, Jade Jewel






Una sciarpa-stola dai riflessi luminosi completa l'abito...



Accessorize Ombre Metallic Woven Stole



...e si accompagna a un cerchietto semplice e rigoroso come il berretto/casco di Tamara:

Subtle Shades of Beige to Black Elastic Headbands




Per le scarpe avevo pensato di ispirarmi ai guanti da guidatore indossati da Tamara,
ma quando ho visto queste décolleté (o meglio Déco-lleté ;)
ho deciso che dovevano essere sue :)

Jean-Michel Cazabat pumps





Infine la borsa, una clutch nera con chiusura dorata,
che è un omaggio al volante... e ai dettagli cromati della Bugatti:

Nina Ricci Noir Opera Minaudiere In Kidskin





Passo la parola a Gillipixel col suo post gemellato sul blog "Andar per pensieri", come sempre un'ottima occasione di approfondire il tema del giorno e giocare con le somiglianze fisiognomiche :)

PS: e se in questo o nei prossimi weekend vi va di fare un salto a Torino,
non perdetevi la mostra di Tamara de Lempicka al Polo Reale, aperta fino al 30 agosto!


6 commenti:

  1. Forte, Kika :-) stavolta la sfida non era facile, ma sei riuscita a dare un tocco particolare...hai reinterpretato persino la carrozzeria della macchina :-) a ben vedere, la cosa è molto in sintonia con la poetica della de Lempicka, che mischiava così volentieri artificiale e umano...il cerchietto per i capelli è un ottimo colpo da maestra modaiola :-) hai riassunto e riattualizzato il berrettino alla aviatora :-) che decisamente sarebbe stato altrimenti un po' problematico :-)

    La borsetta riecheggia bene il volante, oppure anche la parte curva del cofano...e poi, è talmente elegante e sciccosa che quasi quasi piacerebbe anche a me indossarla :-) quando esco qui in piazza a Gillipixiland :-) al bar, farei un figurone :-))))

    E' stata una puntata che mi è piaciuta :-) pittrice minore o no...è una pittrice delle muse di Kika, e questo è ciò che conta :-)

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  2. Grazie Gilli, come sempre tu riesci a capire perfettamente tutti i retro-pensieri che portano al risultato modaiolo che vi presento :) non ho segreti per te :)) Adesso non vedo l'ora di scoprire i tuoi, di pensieri: a prestissimo sul tuo blog!

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  3. Kika, grazie, grazie di cuore per la tua graditissima visita che ricambio con affetto. <3 E' un piacere riscoprire blog come il tuo, che inebriano d'arte, di colori e di tendenze in modo così intelligente e inusuale! Sei unica! :) un abbraccio grande e.. adoro la tua proposta di outfit, estrapolata da un opera così fresca! Quel colore è adorabile <3

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    1. Ely, grazie infinite per il tuo apprezzamento, so che viene da un'anima delicata come la tua e mi onora... e commuove :)
      Un abbraccio!

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  4. Ciao Kika! Premetto che il tuo blog è davvero fantastico! Vorrei analizzare un quadro di Tamara De Lempicka "Ritratto di mrs Allan Bott". Sapresti darmi qualche consiglio? Magari con qualche riferimento alla moda giapponese.. :)

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    1. Grazie delle tue parole, ti ho risposto in privato :)

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