La dama con la colomba [moda+pittura]

Immaginate di aver seguito il volo della bianca colomba di mercoledì scorso e di posarvi ora, insieme ad essa, sulla spalla di una graziosa damina del '700 francese. Eccola in questa "Donna con colomba", dipinta da un certo T. F. Grabon.

Dopo una visione ravvicinata del quadro...

...ecco l'opera nella sua interezza:

Di Grabon, minuscolo tra i minori dell'arte, non posso proprio dirvi niente; posso invece invitarvi ad osservare con attenzione il suo dipinto, che nulla ha da invidiare ad altri poco più famosi.
Non c'è innovatività, certo, non c'è particolare ricerca nel suo stile; ma la delicatezza di questo ritratto può comunque trasmetterci emozioni.
Possiamo lasciarci trasportare all'interno della scena e apprezzare la quiete di questo giardino d'altri tempi, dove al riparo di verdi fronde ascoltiamo la dolce musica dell'acqua che scorre nella fontana di pietra... ecco, mi sembra già di parlare come un lezioso poeta vecchio stile, sono stata decisamente catturata dall'atmosfera del quadro :)

Veniamo al cuore del dipinto: il "dialogo" tra donna e colomba. Di certo il pittore, oltre a rappresentare una scenetta campestre, aveva in mente un simbolismo: colomba bianca = bontà e innocenza, virtù che si vorrebbero rispecchiate nella fanciulla (guarda caso eterea nel candore delle braccia e del volto appena arrossato dal trucco, vestita in abiti chiari dal fine motivo floreale che si sposa a perfezione col contesto...). Quello che mi ha colpito è però il legame che pare esserci tra donna e animale. Non sembra una colombella qualunque, sembra ci sia una familiarità tra loro... un affetto come potremmo immaginare tra una persona e il suo cagnolino o gatto. Forse sono suggestionata dal mio amore per gli animali, boh... però ci vedo proprio tanta tenerezza in quel piccolo sorriso di donna, in quel capolino di colomba appena inclinato verso il volto vicino...

Trasferire il look della protagonista in un outfit moderno non è stato difficile, avendo già un abbigliamento completo visibile in tutto il suo splendore :)
Però oltre che adattarlo all'epoca l'ho anche "scaldato" un po' vista la stagione, pur mantenendo quel tocco di bianco e di leggerezza che ricordassero il frullare d'ali di una tenera colomba...

Laura Ashley dress (see more jersey knit dresses)

Juliet Dunn Cotton Kimono with Lace Floral Detail (see more cotton robes)

SheIn(sheinside) Mint Green Lapel Double Pocket Longline Wool Coat (see more wool coats)

NOVICA Handwoven Rayon Scarf in Greens (see more fringe scarves)

Fin qui non ho commentato perchè i capi parlano da sè
(e anche perchè il silenzio mi pareva più consono all'atmosfera ricreata dal dipinto :)

Ora che ci ho messo "più del mio" vi presento un berretto grigio
a imitazione dei capelli incipriati (o della parrucca) come voleva la moda dell'epoca.
Il nastrino rosa, da applicare quindi sul cappello, diventa attuale come simbolo universale femminile prestato ad una nobile causa: la lotta contro il cancro al seno e il sostegno alla ricerca medica.

Hat Attack Cable-Knit Slouchy Beret (see more slouchy hats)

Bling Jewelry Power Of Pink Pin (see more pink brooches)

Come calzatura ho immaginato un paio di stivali di un bel grigio vellutato:

Stivali Little Mistress (su Zalando)

Arrivati alla fine di questo percorso ci salutiamo passando il testimone a Gillipixel (per chi non avesse già visitato il suo post) con la rubrica "Le muse di Kika van per pensieri". Sfida difficile oggi, con questo Grabon (semi)sconosciuto! Per contro abbiamo un volto molto ben delineato, chissà se indovinate quale diva di oggi ci si può ritrovare...
A presto miei cari, buon weekend e... non dimenticate di votare la foto preferita nel concorso fotografico di novembre! :*