Il titolo particolarmente poetico del post di oggi non è farina del mio sacco, anche se mi piacerebbe potermene vantare: mi è stato suggerito pari pari dal quadro che vado a presentarvi.
"Sinfonia in bianco" è infatti proprio il suo titolo, mentre l'autore è James Whistler (o per dirla tutta James Abbott McNeill Whistler... facciamo James che è meglio ;)
Si tratta di un pittore americano presto trasferitosi in Russia e poi in Europa, dove sviluppò la sua arte in quello che a metà '800 era un autentico crogiuolo di correnti, pensieri artistici, pittori e letterati d'ogni sorta. I maggiori influssi gli vennero da Impressionisti, Simbolisti e Preraffaelliti, ma subì anche il fascino dell'arte orientale, conosciuta durante l'Esposizione Universale di Londra del 1862 (proprio l'anno di produzione di questo ritratto femminile).
"Sinfonia in bianco" è infatti proprio il suo titolo, mentre l'autore è James Whistler (o per dirla tutta James Abbott McNeill Whistler... facciamo James che è meglio ;)
Si tratta di un pittore americano presto trasferitosi in Russia e poi in Europa, dove sviluppò la sua arte in quello che a metà '800 era un autentico crogiuolo di correnti, pensieri artistici, pittori e letterati d'ogni sorta. I maggiori influssi gli vennero da Impressionisti, Simbolisti e Preraffaelliti, ma subì anche il fascino dell'arte orientale, conosciuta durante l'Esposizione Universale di Londra del 1862 (proprio l'anno di produzione di questo ritratto femminile).
Più precisamente, l'opera si chiama "Sinfonia in bianco - Ritratto n. 1" perchè è solo la prima di una serie di dipinti in cui James Whistler ha declinato la bellezza di questo non-colore.
Parto subito col dire che Whistler mi ha affascinato nonappena l'ho scoperto.
Non tanto per la sua scelta dei soggetti (quasi sempre ritratti) o il suo stile nel rappresentarli, che alla fin fine sono abbastanza tradizionali; ma per la sua inclinazione a lavorare sui colori come protagonisti, tanto da dedicar loro i titoli delle sue opere. "Composizione in grigio", "Composizione in grigio e nero", "Sinfonia in bianco", "La ragazza d'oro", "Accordo in color carne e nero"...
Non tanto per la sua scelta dei soggetti (quasi sempre ritratti) o il suo stile nel rappresentarli, che alla fin fine sono abbastanza tradizionali; ma per la sua inclinazione a lavorare sui colori come protagonisti, tanto da dedicar loro i titoli delle sue opere. "Composizione in grigio", "Composizione in grigio e nero", "Sinfonia in bianco", "La ragazza d'oro", "Accordo in color carne e nero"...
Avrete sicuramente notato che questi titoli sono un esplicito richiamo al linguaggio musicale.
Ed è proprio questo che mi colpisce di Whistler: lavorava coi colori come un compositore con le note, sensibile all'affinità tra due nobili forme d'arte, pittura e musica. La sua ricerca artistica mi ricorda moltissimo quella svolta da Kandinsky cinquant'anni più tardi e azzarderei a dire che Whistler, proprio per questo, si potrebbe collocare come suo precursore!
Certo i tempi e la sensibilità non erano ancora maturi perchè James arrivasse a teorizzare una potenzia e compiutezza intrinseche nei colori stessi, tanto da giungere all'Astrattismo: a questo ci ha pensato a suo tempo Wassily ;)
Certo i tempi e la sensibilità non erano ancora maturi perchè James arrivasse a teorizzare una potenzia e compiutezza intrinseche nei colori stessi, tanto da giungere all'Astrattismo: a questo ci ha pensato a suo tempo Wassily ;)
Osservando (o ascoltando??) la "Sinfonia in bianco" notiamo fin da lontano lo stagliarsi della ragazza nel suo abito candido, statuaria nella sua purezza e semplicità; anzi più che una statua sembra quasi una colonna di marmo, con tanto di capitello (le maniche a sbuffo :)
A farle da quinta è un tendaggio altrettanto bianco, ma con una leggera sfumatura più dorata conferita dal disegno ricamato o damascato. La ragazza e lo sfondo sono come due accordi simili ma in tonalità diverse, entrambi sommessi e ovattati.
Ecco poi che ai nostri occhi appare il tappeto d'orso, anzi il suo muso che ci fissa e sembra aprirsi in un grido muto. Tutto ciò che giace a terra nel dipinto - l'orso bruno, il tappeto a fiorami - è una massa scura che contrasta il candore del "sopra", anche a livello emozionale. Un ruggito sommesso che si muove inquietante, carico di istinti primordiali, al di sotto della sinfonia pura e celestiale del bianco.
A farle da quinta è un tendaggio altrettanto bianco, ma con una leggera sfumatura più dorata conferita dal disegno ricamato o damascato. La ragazza e lo sfondo sono come due accordi simili ma in tonalità diverse, entrambi sommessi e ovattati.
Ecco poi che ai nostri occhi appare il tappeto d'orso, anzi il suo muso che ci fissa e sembra aprirsi in un grido muto. Tutto ciò che giace a terra nel dipinto - l'orso bruno, il tappeto a fiorami - è una massa scura che contrasta il candore del "sopra", anche a livello emozionale. Un ruggito sommesso che si muove inquietante, carico di istinti primordiali, al di sotto della sinfonia pura e celestiale del bianco.
Dietro un apparente banale ritratto c'è quindi tutto un mondo di "suoni" e significati (ricordiamoci l'influsso del Simbolismo!). Sarò forse riuscita a renderli tutti nell'outfit moderno che ho creato a sua ispirazione? Magari! Io mi accontento di aver cercato di copiare l'essenza dello stile della protagonista - e un pochino del resto del quadro.
Ecco come realizzare un look total white (o quasi), minimale ma con quei due-tre dettagli che lo accendano... come note musicali più acute piazzate qua e là al momento giusto ;)
Ecco come realizzare un look total white (o quasi), minimale ma con quei due-tre dettagli che lo accendano... come note musicali più acute piazzate qua e là al momento giusto ;)
Il vestito sui divide in due pezzi: una camicia (ovviamente bianca)...
...e un paio di pantaloni palazzo, sempre bianchi:
Ann Demeulemeester Wide Leg Trousers (see more white pants)
In mezzo una cintura - ancora bianca - con fiocco:
A completare il look nessun gioiello o fronzolo, solo l'essenziale: le scarpe, dove il bianco
comincia a macchiarsi di "rumore" e già si può sentire un certo "battito animale"... ma senza allontanarsi dai toni leggeri e dorati del sipario...
comincia a macchiarsi di "rumore" e già si può sentire un certo "battito animale"... ma senza allontanarsi dai toni leggeri e dorati del sipario...
...e infine la borsa. E quale se non una b...orsa? ;)
La prima che mi è venuta in mente non poteva essere che QUESTA,
dall'ultima collezione di Moschino:
La prima che mi è venuta in mente non poteva essere che QUESTA,
dall'ultima collezione di Moschino:
Ma cari miei, non ce la posso fare, a me ricorda troppo un peluche o una borsetta per bimbe...
...simpatica quanto volete, ma anche nella sua versione più "sobria" non è sostenibile...
...simpatica quanto volete, ma anche nella sua versione più "sobria" non è sostenibile...
Molto meglio (almeno secondo i miei gusti) un discreto richiamo alla pelliccia del povero orso, rivisitata in chiave assolutamente ecologica:
Terminata anche l'ultima battuta della nostra sinfonia, possiamo posare strumenti e spartiti e... Andar per pensieri da Gillipixel, che ci offrirà un rinfresco post-concerto a base di conversazioni artistiche e divertissements fisiognomici. Gran finale di serata a tutti voi! :)
Ahahahahaha :-) bellissima la b'orsa, Kika :-))) e molto bella sequenza di "b'orse" depurate gradualmente dagli aspetti più coloriti e kitsch :-) al di là dell'aspetto divertente (inevitabile visto il soggetto) è stata una mini-lezione di estetica :-)
RispondiEliminaQuesto Whistler si è rivelato una bella sorpresa :-) molto interessante, anche se non viene considerato fra i grandi...già la sua vita è stata incredibilmente piena di fatti...sempre Flavio Caroli, nella sua storia dell'arte, dice che proprio questa ricchezza di esperienze, questo suo aver assorbito una così gran numero di influenze, alla fine lo hanno in qualche modo penalizzato...non è mai riuscito, pur nella pregevolezza della sua opera, a raggiungere un punto di sintesi proprio...gli è sempre mancato quello scarto decisivo per entrare fra quelli che sanno portare «...la pittura nei territori che l’occhio non ha mai esplorato e interpretato…» :-)
Va beh, ma noi gli vogliamo bene lo stesso :-)
Come sempre la tua interpretazione alla moda è notevole...sai quale criterio uso ogni volta per stabilire se mi piace o no? Mi domando: con una ragazza vestita così, mi piacerebbe uscire a cena? Ecco, la risposta finora è stata sempre sì :-) e anche in questo caso...non so se è un criterio molto affidabile, perché implica altre "variabili"...eheheheheh :-) ma va beh, così è :-)
A parte questo, non era facile in questo caso...partivi da un solo colore, che per di più è un non-colore...l'originale era particolarmente legato alla sua epoca...ma alla fine sei riuscita ad attualizzarlo con gran eleganza...non si può che ripetere: bravissima :-)...poi, ecco, con una ragazza che sfoggia una vera b'orsa, uscirei a cena tutte le sere :-)))))
Bacini b'orsi :-)
Gilli, grazie per il tuo articolato commento e scusa se finora non avevo fatto in tempo a leggerlo (nè il tuo post)! Ne deduco che hai già una nutrita schiera di potenziali compagne di serata, tutte molto affascinanti... già solo per il fatto che se ne escono da un dipinto - e a volte dalle mani di fior fiori di artisti ;)
EliminaMeno male che io riesco a rivestirle bene... Potrei mettermi a fare la consulente di stile per fanciulle immaginate/rie, ah ah ;)
Bacini borsacchiotti :)
Di dame immaginarie ne ho a bizzeffe, Kika :-))))) ahahhaha, bacini borsacchiotti è bellissimo :-))))
RispondiEliminaBacini sinfonici :-)