mercoledì 30 gennaio 2013

Cappuccetto Rosso 2013 [moda+fotografia]

La fiaba di Cappuccetto Rosso è piuttosto semplice ma possiede un fascino perenne, dovuto alla sua simbologia, che l'ha portata fino ai nostri giorni in molte rivisitazioni. Il lupo che non è poi così cattivo, l'ingenua protagonista che non è poi tanto ingenua... Ciò che resta inalterata è quell'immagine di una fanciulla vestita con mantella e cappuccio rossi, che non si mimetizza per nulla in mezzo al bosco - verde o innevato che sia. Chiunque si vesta con un capo simile non può fare a meno di richiamare il personaggio :)
Ecco allora che oggi vi propongo una serie di Cappuccetti Rossi moderni: ragazze dall'aria sbarazzina, o un po' spersa o forse invece piena di grinta - per affrontare ad armi pari lupi di bosco e di città.
Quale sarà la vostra interpretazione preferita?


Mahayanna

lunedì 28 gennaio 2013

La foresta dei pugnali volanti [moda+cinema]

Buon inizio di settimana!
Con il film che oggi vi propongo ci lasceremo trasportare nella Cina medioevale, nel cuore di una vicenda piena di azione, amore e immagini affascinanti.

"La foresta dei pugnali volanti", regia di Zhang Yimou (2004)
In onda mercoledì 30 gennaio su Rai 2, alle ore 23.50
Nella Cina dell'859 d.C. i capitani di contea Leo e Jin (Takeshi Kaneshiro ed Andy Lau) hanno l'incarico di debellare il gruppo rivoluzionario "alla Robin Hood" dei cosiddetti "Pugnali volanti". I due ordiscono un piano per portare allo scoperto il capo dei ribelli, usando come esca  una ragazza sospettata di far parte del gruppo: la danzatrice cieca Mei (Zhang Ziyi). Ma entrambi si innamorano di lei e tutto si complica di conseguenza...

Film che a mio avviso merita di essere visto soprattutto per la grande accuratezza della fotografia e delle coreografie, elementi tipici delle opere di Yimou - ma qui al massimo delle loro potenzialità: paesaggi, volti, vesti che fendono l'aria nella lotta o nella danza... tutto è predisposto per colpire l'occhio e la mente, in un vortice di colori, sfumature, simbolismi. I costumi, ovviamente, hanno un ruolo fondamentale in tutto ciò: potete vederlo fin d'ora nelle immagini che vi propongo, una carrellata esaltante di vesti e gioielli dal prezioso esotismo (ma anche di tenute da combattimento). Buona visione, ora e mercoledì!


venerdì 25 gennaio 2013

Ragazza con collo di pelliccia [moda+pittura]

Una scia di bianca morbidezza ci segue da un paio di post... no, non è un famoso rotolo di carta igienica, ma il tema delle pellicce color neve.
Questo "Ritratto di ragazza con collo di pelliccia" è opera di Mario Lannes, pittore triestino attivo intorno alla metà del '900. Non molto conosciuto, ma comunque i suoi ritratti (specie femminili) e paesaggi dei dintorni di Trieste risultano interessanti.


Qui veniamo colpiti dallo sguardo della ragazza: due occhi chiarissimi che puntano allo spettatore, con quella perla all'orecchio che li richiama per colore e lucentezza.
Siamo nel 1947, certamente si tratta di un voluminoso collo di pelliccia vera; ma possiamo tranquillamene imitarlo con un'ecopelliccia senza perdere in calore e morbidezza. Ma vediamo in dettaglio come ricostruire il look...

mercoledì 23 gennaio 2013

Regina delle nevi [moda+fotografia]

Buon mercoledì!
Vi scrivo davanti alla neve che scende fitta fitta oltre la mia finestra, tutto è già bianco e i suoni della strada giungono attutiti. Come mi piace questa atmosfera! Certo è tutto meno romantico per chi si trova in viaggio o si chiede come tornerà a casa stasera, ma se non pensiamo alla praticità la neve ha un fascino indubbio...
Quando tutto è bianco immagino di essere avvolta in qualcosa di altrettanto soffice e bianco, ma caldo: nulla di meglio che una candida ecopelliccia
Se volete sognare insieme a me ecco una serie di fashion bloggers in versione "regina delle nevi".
Buona visione!

Tha Darlinh


lunedì 21 gennaio 2013

La vita è bella [moda+cinema]


Spero che tutti voi abbiate già visto questo capolavoro, ma credo che rivederlo un'altra volta sia sempre una buona idea. Un film imperdibile, forse il mio preferito in assoluto, che verrà trasmesso domenica 27 in occasione della Giornata della Memoria.
Nessuno se non Roberto Benigni avrebbe potuto realizzare un'opera del genere, riuscendo a trattare un argomento talmente delicato e doloroso con la forza del sorriso, senza sminuirlo di un millimetro.

"La vita è bella", regia di Roberto Benigni (1997)
In onda domenica 27 gennaio su Rai 1, ore 21.30

Guido, il protagonista, è un libraio ebreo che si innamora della maestrina Dora e la conquista col suo carattere solare e sempre scherzoso, che non cede alle disgrazie della vita: il fascismo lo porta dapprima a perdere diritti e lavoro, poi a cadere nelle mani dei nazisti. Deportato in un campo di concentramento insieme a Dora (ora sua moglie) e al loro figlioletto, con la sua solita brillantezza Guido riuscirà ad escogitare un modo perchè il bimbo non venga travolto dalla cruda realtà dei fatti.

Anche e soprattutto in questo film Benigni ha omaggiato l'amore per sua moglie Nicoletta Braschi, sua musa ispiratrice nella vita e nel lavoro. La sua "principessa" Nicoletta è anche la musa di questo mio post: di seguito ho raccolto le immagini del film che più la mettono in luce, per mostrarvi le mises anni '30 (da giorno e da sera) che indossa.
Buona visione, ora e domenica!


venerdì 18 gennaio 2013

Ritratto nella neve [moda+pittura]

"Giovane di Nancy in un paesaggio di neve" è il titolo del primo dipinto che vi presento quest'anno, sempre per restare nel tema di questa sospirata neve. 


Il quadro è opera del pittore francese Emile Friant, un bel ragazzo (cercate su wiki gli autoritratti ;) che sul finire dell'800 si fece valere soprattutto come autore di intensi ritratti, ispirati ad un forte realismo e naturalismo. La ragazza qui dipinta non è da meno: talmente raffinato è il dettaglio che pare quasi prendere vita, e nel suo sguardo perduto chissà dove sembra di cogliere una fredda tristezza interiore, riflesso del gelo invernale che impera all'esterno di lei.
Tutto è accentuato dalla severità dell'abito: e qui veniamo al consueto gioco d'imitazione. I tagli militari stanno andando molto di moda quindi non sarà difficile copiare la ragazza del ritratto! Vediamo come...

mercoledì 16 gennaio 2013

Aspettando la neve [moda+fotografia]

Non so da voi, ma qua da me sono giorni che promette neve e... niente, solo cielo bianchiccio e nemmeno un po' di nevischio. Così, sognando una bella nevicata che ci porti tutta la magia dell'inverno, mi sono portata avanti con una fotogallery di fashion bloggers sotto la neve.
Buona... bianca visione :)

[Colonna sonora: "Snow on the Sahara" di Anggun]

The chic attitude


lunedì 14 gennaio 2013

Tutto su mia madre [moda+cinema]

Rieccomi qua ed eccoci nell'anno nuovo!
Avete trascorso bene le vacanze? Io ho festeggiato con un viaggetto, poco riposante ma molto stimolante... peccato che mi abbia lasciato mezza influenzata! Finalmente mi sono ripresa e sono pronta a iniziare un altro anno di condivisioni artistico-modaiole insieme a voi :)
Riprendendo il consueto rito del lunedì cinematografico, ecco a voi uno dei più bei film di Pedro Almodovar: "Tutto su mia madre".

"Tutto su mia madre", regia di Pedro Almodovar (1999)
In onda giovedì 17 gennaio su Cielo, ore 23.15
Il regista spagnolo compone un quadro tutto al femminile - tra donne per nascita e donne per scelta - incentrato sul significato della maternità e segnato da scherzi del destino (tragici ma in qualche modo poetici).

Tutto ha inizio con una madre, Manuela (Cecilia Roth), che perso il figlio in un incidente decide di tornare alla ricerca del padre del ragazzo... ossia il transessuale Lola.
Importantissimi sono anche altre figure: l'attrice di teatro Huma (Marisa Paredes), la prostituta/o Agrado (Antonia San Juan), la suora Rosa (una Penélope Cruz ai suoi esordi, già "cocchina" di Almodovar).

Perchè segnalare qui questo film, oltre al fatto che merita vederlo almeno una volta nella vita?
Perchè tra questo gruppo di donne, protagoniste e compagne nel dolore e nella gioia, corre un filo rosso... nel vero senso della parola. Sì, nella scelta dei costumi - credo volutamente - a tutte è stato attribuito almeno un abito rosso. Il colore dell'amore, della passione in tutti i sensi, del sangue, del rossetto che tinge la malinconia o il sorriso delle donne... e non a caso, il colore principe della locandina.
Nelle foto che seguono potete vedere che è proprio così. Dunque buona visione, e un invito a tutte le donne per giovedì: oltre a (ri)vedere "Tutto su mia madre", siamo orgogliose della nostra femminilità e vestiamoci con qualcosa di rosso!  


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