Bright star, would I were stedfast as thou art...
(John Keats)
(John Keats)
Con il film di questa settimana è successa una bella coincidenza: proprio qualche giorno fa parlavo di "Bright Star" ad una mia amica e ci eravamo ripromesse di noleggiarlo per vederlo insieme. Ed ecco che domenica prossima lo danno in televisione! Il film racconta la vita del poeta John Keats (altra incredibile coincidenza con il mio post di venerdì) ma dal punto di vista della sua amata Fanny.
"Bright Star", regia di Jane Campion (2009) In onda domenica 16 giugno su Rai 3, ore 21.05 |
Nella Londra del 1818 il giovane poeta John Keats (Ben Whishaw) e la sua vicina di casa Fanny Brawne (Abbey Cornish) si conoscono e s'innamorano. La coppia all'inizio sembrerebbe mal assortita: Fanny non è molto esperta di poesia e poeti, la sua passione è la moda e infatti studia per diventare una talentuosa stilista. Ma le sensibilità dei due ragazzi sono in realtà molto affini, e presto la loro unione diverrà profonda e indelebile, nel segno del dolore e della poesia.
Fanny è un personaggio compiuto (o meglio una persona, trattandosi di un racconto storico), una ragazza dallo spirito forte e moderno: mi ha colpito la sua dedizione ad un lavoro creativo e in grado di darle indipendenza, un sogno che pensavo non potesse ancora appartenere alle donne di quell'epoca. Ha idee molto chiare e innovative sulla moda; la sua specialità sono i ricami, e sotto lo sguardo della Campion la vediamo realizzarli con un tocco che ha molto della poesia. Il cinema qui si fonde con la moda e la letteratura e - come potrei non crederlo? - il risultato è sublime.
"Bright Star" gira intorno a Fanny, alla grazia dei suoi movimenti di giovane ragazza, alla leggerezza di colori e tessuti nell'interno quieto della sua cameretta. Anche se due secoli dopo l'animo femminile non fatica a immedesimarsi in lei, rivedere un proprio amore d'adolescenza perduto, seguirlo fino al dolore più estremo e straziante.
Buona visione, ora e domenica!
"Bright Star" gira intorno a Fanny, alla grazia dei suoi movimenti di giovane ragazza, alla leggerezza di colori e tessuti nell'interno quieto della sua cameretta. Anche se due secoli dopo l'animo femminile non fatica a immedesimarsi in lei, rivedere un proprio amore d'adolescenza perduto, seguirlo fino al dolore più estremo e straziante.
Buona visione, ora e domenica!
Ciao! quanto mi piacciono gli abiti di questo periodo! il vestito della penultima foto è stupendo! mi piace da morire la scollatura fatta così! e i primi due? *__* ti volevo chiedere una cosa però in privato perchè qui non voglio fare spam. C'è un modo per contattarti privatamente?
RispondiEliminaLa scollatura "stile impero" (con vita sotto il seno, taglio quadrato e maniche a palloncino) è nata proprio tra fine '700 e inizio '800: si ispirava alle statue dell'antichità classica. Il mondo antico era riscoperto e preso a modello in tutti gli ambiti del gusto (e nell'arte si ebbe il fenomeno del Neoclassicismo).
EliminaE' uno stile che secondo me ritornerà sempre e non passerà mai di moda!
Scrivimi a questo indirizzo (cerco di camuffarlo per non essere bersagliata dallo spam automatico, tu nel digitarlo togli la parola kika: chiarakika.sus@gmail.com )
che bello quante cose conosci! grazie ora ti mando la mail ^_^
EliminaCiao Kika, anch'io non pensavo che già a quell'epoca si desse importanza alla moda e una donna potesse ambire all'indipendenza, ma noi donne siamo così, dentro ognuna di noi c'è la necessità del cambiamento in meglio! So già che il film non lo vedrò domenica, ma magari un giorno sì e allora ricorderò questo post! Caterina www.imieioutfit.blogspot.com
RispondiEliminaChe belle parole, Caterina! Pensare che già in epoche lontane l'animo femminile lottava per realizzarsi può essere uno sprone per noi, per non lasciarci abbattere dalle difficoltà che purtroppo ancora oggi ci impediscono di esprimerci al meglio. Un bacio!
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