venerdì 24 ottobre 2014

Le caldarroste :-P [moda+pittura]

Benvenuti nel mio venerdì artistico - meglio tardi che mai :)
La voglia di castagne che mi ha accompagnato nella settimana oggi vi regala un simpatico quadro dell'800 veneziano, ad opera di Antonio Paoletti: "Le caldarroste".


Simpatico è anche il nome del pittore per esteso: Antonio Ermolao Paoletti. Non me ne vogliano lui, i suoi ammiratori e i suoi discendenti, ma questo "Ermolao" non l'avevo mai sentito ed è così buffo! Mi fa venire in mente Eldoleo, la mascotte dei gelati Eldorado :))
Ci sarebbe anche un sottile nesso visto che il gelato pare sia proprio un'invenzione dei veneziani, ma qui più che di golosità estive si parla di sfizi autunnali. E quale sfizio è più autunnale di un bel cartoccio di caldarroste? :P

Il nostro Ermolao ehm.. Antonio benchè sconosciuto al grande pubblico è stato uno dei più importanti macchiaioli veneziani. Io però non mi voglio soffermare sulla tecnica pittorica, che per i Macchiaioli consisteva nel comporre le immagini attraverso tante macchiette di colore, un po' come i Puntinisti (in fondo lo stesso procedimento attuale delle immagini ricreate in digitale coi pixel).
Mi interessa invece la scelta del soggetto e la sua inquadratura.
Non ho detto "inquadratura" a caso, infatti Paoletti è uno di quegli artisti che io chiamo "fotografi mancati". Ciò che gli sta a cuore è la rappresentazione puntuale della realtà, ma sia chiaro, non come freddo esercizio formale; parliamo di voler "cogliere l'attimo", fermare sulla tela un momento di vita quotidiana, la bellezza della gente nella semplicità dei gesti. Un percorso che nella storia si è fatto precursore e parallelo a quello del fotografo col suo "scatto", pronto a immortalare il soggetto non (più) sulla tela ma sulla pellicola - e infine su intangibili pixel. 

Parlando di inquadratura, il punto focale del quadro è il braciere delle castagne che si pone come vertice di un immaginario triangolo: intorno avviene lo scambio cruciale tra caldarrostaio e cliente, poi a scendere vediamo da un lato il bambino che se ne va col suo cartoccio, dall'altro la caldarrostaia intenta a incidere le castagne. Se guardiamo ancora più in alto scopriamo che a vigilare su tutto c'è una Madonna scolpita, che con dolce atteggiamento pare proteggere il buon andamento del commercio (e del gustar castagne :)

Ora entriamo nel vivo della seconda parte del post, quella puramente modaiola: ho reso onore al paziente lavoro della caldarrostaia ispirandomi proprio a lei per l'outfit della settimana.
E' un look di stampo necessariamente un po' folk-popolano, ma arricchito da diversi dettagli (già tutti accennati nel quadro) che ho reso leggermente più moderni. Pronti a scoprirlo?


Partiamo da una semplice blusa nera...

Esprit Blouse






...da abbinare ad una gonna a balze e fiori:

Tiered Floral Long Skirt







Ai piedi delle ballerine nere tali e quali quelle del dipinto:

Sam Edelman Women's Emma - Black Suede







Poi creiamo un mix di accessori: la sciarpina colorata, ideale per questo periodo dell'anno...

LibbySue-Impressionist Watercolor Crinkle Scarf







...una fascia nera tra i capelli...

Miss Selfridge Black Glitter Headband







...una collana particolare ma non stra-vistosa...

ALDO Assiniboia Necklace







...un paio di orecchini, che ho rivisitato come simboli delle castagne spaccate:

Lucky Brand Drop Earring







Castagne che fanno la loro simbolica comparsa anche nella borsa,
una tote bag che riprende il gioco di colori del sacco pieno di frutti dalla bella buccia colorata.

Twist-Lock Shoulder Bag Taupe





Le castagne scaldano il cuore col loro colore caldo e lucente, scaldono lo stomaco col loro gusto squisito (non solo come caldarroste: avete visto le sorprendenti ricette del post scorso??)... insomma, che autunno sarebbe senza castagne??
Buona scorpacciata e buon weekend (io probabilmente lo passerò... ad una castagnata :)



2 commenti:

  1. Stupenda puntata artistico-modaiola, Kika :-) ottima analisi visiva, questo quadro ha davvero un bel dinamismo particolare, che tu hai messo in rilievo molto bene...lo stile è alquanto oleografico cartolinesco :-) ma come abbiamo già detto altre volte, è sempre interessante esplorare anche questi angolini minori della storia dell'arte...

    Buffa l'associazione Ermolao - Eldoleo :-) pensa che io non conoscevo nemmeno Eldoleo :-) Ermolao è un nome davvero fumettesco :-)

    La scelta modiaola è bellissima...le ballerine sono identiche e gli orecchini-castagne spaccate fenomenali :-) mentre l'insieme azzecca proprio l'atmosfera del quadro...sempre altissima qualità kikeska :-)

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    Risposte
    1. Grazie Gilli!! Oggi sono un po' influenzata e leggere questo tuo bel commento mi rincuora.
      Da un certo punto di vista meno male che mi sono ammalata nel fine settimana: niente castagnata, ma almeno ho potuto preparare questo post! A presto!

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