venerdì 14 novembre 2014

La ragazza dal kimono blu [moda+pittura]

Una volta c'era il ragazzo dal kimono d'oro, oggi vi presento la "Ragazza dal kimono blu" :)
Il dipinto è opera di William Merritt Chase, pittore americano attivo sul finire dell'800 e seguace oltreoceano dell'Impressionismo.


I quadri di Chase - che oltre a dipingere insegnava pittura - sono numerosissimi e molto vari: paesaggi, scene d'interni, nudi, ritratti... Il suo contributo all'arte è stato certamente importante se consideriamo il suo ruolo nel divulgare l'Impressionismo in America, ma concordiamo tutti sul fatto che si tratta ancora una volta di un "minore". A noi comunque non importa, vero?
Quello che conta è poterci gustare un quadro come questo, delicato nei tratti e ricco di colori sapientemente dosati.

Blu è il kimono della ragazza ed è la linea verticale che essa crea in mezzo al dipinto, accesa dal chiarore nei punti giusti: il triangolo della sottogonna, il cerchio del ventaglio, l'ovale del viso.
Gialla è la linea della cintura, che richiama lo sfondo; rosso è il divano che taglia orizzontalmente la scena. Nei cuscini e nel tappeto ritroviamo gli stessi tre colori (i colori primari) con l'aggiunta di un tono di verde molto delicato che si sposa perfettamente. Tutto l'insieme cromatico crea un ambiente caldo e confortevole in cui la ragazza appare a suo agio, anche se forse un po' stanca o malinconica (non dà anche a voi quest'impressione?)

Un kimono l'avevamo già visto in un'opera giapponese, qui invece il capo è indossato fuori dal suo contesto. Vale la pena soffermarsi su questo aspetto anche perché non è l'unico ritratto di Chase in cui la modella indossa l'abito simbolo del Giappone. A partire dalla seconda metà dell'800 l'arte occidentale subisce un notevole influsso dal contatto con quella nipponica grazie all'arrivo in Europa di numerose stampe giapponesi, giunte attraverso la Compagnia delle Indie. La curiosità per l'universo artistico e culturale del Sol Levante è tanta, soprattutto per i pittori che trovano un nuovo stimolo nell'osservare quello stile così "diverso" e nel trarne ispirazione: il fenomeno prende il nome di Japonisme (Giapponismo) e coinvolge un po' tutti, con esiti importanti nell'evoluzione artistica di "mostri sacri" quali Van Gogh, Manet, Monet, Degas, Renoir, Klimt.

Ma una volta aperta una porta estetica sul Giappone non poteva che giungere in Occidente anche tutta una serie di giapponismi quotidiani, che da allora a più riprese hanno contaminato il nostro mondo declinandosi di volta in volta secondo il gusto del periodo. Architettura d'interni, arredi, oggettistica... e naturalmente la moda! Le signore borghesi dell'800 scoprirono così il kimono, ma anche accessori quali spilloni per capelli o ventagli in bambù e carta di riso come quello del dipinto. I motivi floreali delle stoffe giapponesi affascinarono tutti al punto da entrare a pieno titolo tra le fantasie riprodotte sugli abiti e sui tessuti per la casa... e da allora non hanno più abbandonato i nostri guardaroba.

Se vi state chiedendo perchè invece di parlare di wrap dress, che sarebbe il tema della settimana, vi sto parlando di kimono... be', pensate bene a come è fatto un kimono: non è forse da considerare un antenato del wrap dress o abito a vestaglia? Non a caso le europee e le americane dell'800 il kimono lo indossavano in casa proprio a mo' di vestaglia. Elegante e raffinato, ma pur sempre vestaglia.

Questo particolare kimono è il punto di partenza dell'outfit che vi propongo.

Ho voluto trasformarlo in un wrap dress e di conseguenza
renderlo più occidentale anche nel motivo a fiori, che come vedete
sono molto più voluminosi dei delicati e minuti fiorami giapponesi.

Joules Grace Floral Dress, Navy Floral






La cintura gialla è quasi l'obi del dipinto (la tipica fusciacca dei kimono).

PINKO BLACK Belt






Sotto il vestito delle semplici calze nere...

Tight






...che conducono ad un paio di francesine
(qui siamo proprio nell'occidente e nel secolo XIX!)

Francesine Poetic Licence (su Sarenza)



La borsa, infine, è un mio piccolo omaggio al ventaglio giapponese
(anche se del ventaglio può rappresentare solo un vago riflesso :P)

MARC BY MARC JACOBS Crossbody - Gather Round




L'abito è il pezzo che più mi è rimasto nel cuore, ha dei colori stupendi e la comodità propria del wrap dress (per non parlare delle maniche lunghe, un dettaglio che trovarlo oggigiorno è come trovare il Sacro Graal ;)
A voi cosa è piaciuto di più??
Come di consueto vi lascio col suggerimento di Andar per pensieri insieme a Gillipixel, chissà cos'avrà meditato stavolta sull'arte di Chase e sulle ispirazioni giapponesi?
Buona scoperta e buon weekend, noi qui ci rivediamo lunedì!



2 commenti:

  1. Brava Kika :-) Nel nostro magico accordarci senza accordi :-) anche stavolta siamo riusciti a parlare dell'opera senza sovrapporre gli argomenti :-) l'aspetto dei colori non lo avevo analizzato e solo notandolo in base alle tue osservazioni, mi accorgo che contribuisce a sottolineare l'impianto compositivo "cruciforme" al quale ho accennato nel mio scritto...

    Sempre notevoli le tue scelte modaiole :-) bellissimo il tocco da maestra della borsa :-) riassume perfettamente l'idea del ventaglio...e quelle scarpe sono ottocentesche da matti :-) ma è tutto l'insieme bello, dal mio punto di vista di analfabeta modaiolo :-) mi pare che ogni elemento che hai scelto si intoni bene coralmente :-)

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    Risposte
    1. Tu hai parlato anche di una "esse" creata dal corpo della ragazza, non l'avevo notata, hai ragione! Dietro questo quadro c'è tutto uno studio di colori, forme e linee, ma magistralmente quello che poi traspare è pura atmosfera.. e l'intensità di quel volto pensieroso. Grazie per l'apprezzamento sulla parte modaiola, mi fa sempre piacere veder colti i riferimenti che cerco di creare :)

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