venerdì 20 novembre 2015

Dal futuro al futurismo [moda+pittura]

Lo sgangherato percorso che mi ha portato a parlarvi, mercoledì, dei film ambientati negli anni 2000 e di futuristiche visioni modaiole (più o meno concretizzate)... si conclude oggi con un ulteriore salto di senso: dalla fantascienza al futurismo in quanto corrente pittorica.
Una specie di arrampicata sugli specchi, insomma :))


L'opera che vi presento è del 1918 ed ha un titolo tipicamente futurista: "Donna+luce+giardino".
I tre elementi fondamentali del quadro esposti nella loro essenzialità, perchè in effetti non c'è nulla da aggiungere. L'autore di questa formula matematico-pittorica è un futurista molto poco conosciuto, non certo alla stregua di Balla o Boccioni. Parliamo di Roberto Marcello Baldessari (nome d'arte "Iras").



Spetteguless artistici
Baldessari è uno di quei minori che, in circostanze diverse, avrebbe forse potuto passare alla storia dell'arte nella schiera dei più celebri, almeno in Italia; non tanto come futurista, ma per le sue successive sperimentazioni in ambito dadaista e poi astrattista. Non che avesse inventato nulla di nuovo, eh; però quando provò ha portare in Italia ciò che aveva appreso all'estero non fu capito, forse fu anche osteggiato, perciò ripiegò su un ritorno all'arte figurativa e in particolare paesaggistica. Ma forse sono troppo buona, la colpa non fu delle circostanze... magari Baldessari era solo uno che amava spiluccare un po' qua e un po' là alla tavola dell'arte senza mai sviluppare una grande convinzione per nulla ;)

Per farmi perdonare di aver un po' stuzzicato il buon "Iras" passo a farvi notare le qualità del suo stile. In puro mood futurista la figura della donna qui ritratta, così come lo sfondo del giardino, è scomposta e frammentata in tagli e ritagli di luce e colore che movimentano la scena.
Luce che diventa parte attiva del quadro, elemento che unisce donna e giardino in una cosa sola attraverso una cascata apparentemente disordinata di fasci e curve. I capelli della protagonista entrano così in una specie di vortice e il suo volto diventa esso stesso fonte di luminosità che irradia in tutto il dipinto (notate tra l'altro come due linee nette partano/convergano su occhi e sopracciglia).

Questo affascinante gioco di sfaccettature ci rivela solo a tratti una donna che resta misteriosa, al pari dei suoi gesti. Come rendere tutto questo in un concreto suggerimento di moda?
Basandosi su due fattori: il caleidoscopio di tagli creato da Baldessari e l'accostamento/fusione di due gruppi di tonalità, da una parte la sfera del giallo-verde dall'altra quella dell'arancio-ruggine.
Donna+luce+giardino+moda = un outfit autunnale tutto da scoprire... e provare!


Un avvolgente cappotto color caramello nasconde un abito verde militare dal taglio particolare
con stivaletti in tono:

SheIn(sheinside) Khaki Lapel Long Sleeve Pockets Sweater Coat






Choies Army Green Long Sleeve Dress With Pleated Bottom







Michael Antonio Juliane Boot Women's Lace-up Boots, Olive







La sciarpa leggera riprende le stesse tonalità di verde ma luminose, chiare,
appena screziate da linee in movimento:


Laura Biagiotti Long Scarves Geometric Print Silk Long Scarf







Con la borsa torniamo nel caldo regno dell'arancio, ma anch'esso attraversato da
inusuali asimmetrie che la rendono un pezzo chiave dell'intero look:


1960s Cinnamon Alligator Geo Flap Classic Handbag





Che ne pensate di questo outfit?
A proposito di armocromia, io lo vedrei bene per un "autunno" in tutti i sensi!
Un cappotto del genere bisogna poterlo portare, purtroppo a me quel bel color caramello mortifica all'istante... :(

Prima di salutarci con il foto-riassunto del look vi ricordo l'appuntamento con Gillipixel e il suo Andarperpensieri, che oggi ci porta alla scoperta del Futurismo (e sono certa non ci farà mancare nemmeno la sua versione della Donna misteriosa, chissà quale diva avrà trovato come sua sosia??)

Buon weekend a tutti! :*


5 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Lo abbiamo un po' maltrattato, il povero Baldassarri, Kika :-) ma la tua interpretazione modaiola lo risarcisce alla grande :-) la borsa e la sciarpina sono i tuoi tocchi da maestra di oggi :-) e il resto evoca quell'aria un po' retrò che s'intona benissimo col clima del dipinto...io ci avrei visto bene anche qualche sfumatura giapponesseggiante...non so, è solo una mia impressione da profano di abbigliamento :-)

    In ogni caso, per me vale sempre una regola: immagino l'impressione che mi farebbe uscire con una signora o signorina abbigliata in tal guisa :-) e anche questa volta devo dire che ci uscirei più che volentieri, magari in una bella trattoria del centro storico di qualche cittadina medievale :-) a sbocconcellare prelibatezze e discettare d'arte e filosofia :-)

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    1. Eh eh, poverino il pittore! :)
      Tanto per metterla sul simpatico, io qualcosa di nipponico lo vedo nel volto della donna e nei suoi capelli, mi ricordano un po' la grafica dei cartoni animati giapponesi :))
      Comunque bravo :) Mi sa che tra un venerdì e l'altro ti ho contagiato con la malattia dell'"occhio modaiolo" come tu mi hai contagiato con lo sguardo fisiognomico ;) Scherzi a parte, è la prova che queste sintonie sono sempre un arricchimento :)

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  3. Ciao, ti ho mandato una mail, fammi sapere se l'hai ricevuta, grazie :-)

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    1. L'ho ricevuta, grazie, provvederò ad aggiornare il link!

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