lunedì 2 maggio 2016

Da nonna a nipote (hippie): "Un'estate in Provenza" [moda+cinema]

Cari Musetti, oggi vi voglio parlare di un film uscito da poco nelle sale, anche se temo non in tutte: "Un'estate in Provenza". Il più suggestivo titolo originale "Avis de mistral" fa riferimento ad un vento tipico del sud della Francia, il mistral appunto (paragonabile al nostro maestrale), come metafora del cambiamento. Credo che sia proprio il "cambiamento" il tema centrale di questa gustosa commedia francese che vede come protagonisti Jean Reno e la nostra Anna Galiena.
Cambiamento nel senso di "cambiarsi a vicenda", influenzarsi positivamente, come avviene ai personaggi nel corso di un'estate contemporanea in un paesino provenzale.

Jean Reno e Anna Galiena sono due nonni che a causa di un difficile momento coniugale della figlia si trovano ad ospitare i tre nipoti Léa, Adrien e Théo, nessuno dei quali è mai stato nella loro casa nè ha conosciuto il nonno. Il piccolo Théo è il primo ad adattarsi alla vita di campagna e Jean Reno diventa presto il suo eroe. Léa e Adrien invece, nell'insofferenza ed esuberanza della loro adolescenza parigina, si trovano a mal partito in quell'angolo sperduto di mondo, oltretutto senza segnale internet :) Ma sarà proprio la convivenza coi nonni, all'inizio piuttosto difficile, a farli maturare attraverso il confronto con una realtà diversa e con l'esperienza dei "vecchi", che nascondono un passato ricco di avventure hippie degne di essere raccontate.

Anna Galiena all'inizio del film è una donna matura e posata come tante, forse dimentica dei suoi trascorsi giovanili; lo stimolo dei nipoti però produce un cambiamento anche in lei, facendole ritrovare il gusto per uno stile di vita più libero e spirituale... e un look che va di pari passo.
Dal canto suo Léa (Chloé Jouannet) in questa vacanza inaspettata si riavvicina al lato femminile della sua famiglia scoprendo la storia della mamma da ragazza e trovando nella nonna una fonte di ispirazione. Anche modaiola, perchè no, visto che si troverà a pescare nell'armadio di entrambe :)
D'altronde lo spirito sessantottino rivive già in lei in forme diverse ma con la stessa sostanza, com'è in effetti avvenuto col passaggio delle generazioni: dai capelloni ai rasta poco cambia, se la testa che c'è sotto racchiude la stessa filosofia di vita e il desiderio di un mondo migliore!






















3 commenti:

  1. Ah il cinema francese.. anche le trame più semplici diventano deliziose! Questo è uno di quei film che avrei visto sicuramente al cinema... e che ora guarderò comodamente a casa (fra qualche tempo). Mi sembra davvero carino!

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    1. Proprio così Frida! L'ho visto insieme a un'amica ed entrambe l'abbiamo trovato delizioso. Personalmente non amo i filoni più drammatici del cinema francese, ma le commedie come queste le trovo sempre azzeccate, simpatiche e con quel qualcosa in più che le rende "leggibili" a più livelli.

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    2. Ah, molto carino anche questo ("Sarà il mio tipo?"), sempre sullo stesso genere:
      http://www.mymovies.it/film/2014/notmytypenonseiilmiotipo/

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