venerdì 10 maggio 2013

Scarpette in altalena [moda+pittura]

Eccoci al venerdì ed all'appuntamento con moda&pittura!
Seguendo il filo delle décolleté nude mi sono aggirata tra le opere del '900 (prima le donne mostravano poco i piedi :)) ed ho trovato questo bel quadro di Antonio Donghi.

Donghi fu il principale esponente di una corrente dal nome particolare: il "realismo magico".
Si tratta di un modo di dipingere che prese piede a partire dagli anni '20: dopo l'ondata delle avanguardie e l'avvento dell'astrattismo, alcuni pittori preferirono un ritorno alla realtà e all'oggettività. Ma la realtà veniva da loro rappresentata con una composizione ed una nitidezza quasi stranianti, da qui il termine "magico". 


"L'altalena" ci mostra una scena che potrebbe essere normalissima: una donna che si diverte a tornar bambina dondolandosi sull'altalena, nel giardino di casa. Però, a ben vedere... la figura così sospesa, lo sguardo perso nel cielo, lo scenario così pulito e quasi perfetto nella sua essenzialità... invece che libertà ed ebbrezza trasmettono un senso di strana immobilità. Più che una donna sembra una bambola di porcellana, non vi pare? Insomma, la pittura di Donghi parla di una "realtà irreale", se così si può dire :)

Ora veniamo al look della nostra protagonista, perfettamente anni '30 - il periodo in cui Donghi fu più attivo. Le graziose scarpe col tacco non troppo alto (proprio come piace a me... adoro le décolleté di quel periodo!), la pettinatura che incornicia il viso, e infine l'abito a mezza lunghezza e maniche corte che segue le linee del corpo. Ecco la mia proposta per copiare l'outfit:



E' tutto molto semplice: basta un'abito azzurro (vintage o in vintage style)...

Day on the Breezeway Dress




...e un paio di décolleté nude/beige:
Anna Field High heels


Anna Field High heels (see more anna fields)
(anche su Zalando)



Buon weekend (nel quale spero di poter finalmente indossare le mie "nude pumps"!)


- Novità: ho fatto qualche miglioria all'immagine finale, spero vi piaccia la nuova versione :)
Inoltre avrete notato che ho inserito il pulsante per diffondere le immagini su Pinterest -


7 commenti:

  1. Il quadro è davvero carino, anche se un po' statico... Però il vestito che hai scelto è azzeccatissimo, assomiglia molto a quello della ragazza nella foto!
    Io non ho ancora mai comprato delle scarpe nude, sarà che non ho mai trovato una tonalità che stesse bene col pallore cadaverico della mia pelle... :P Però in effetti per l'estate non sarebbero male, magari anche un sandalo chiaro da mettere con alcuni abiti sotto al ginocchio per dare l'illusione di una gamba più slanciata...

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    1. Infatti, credo che l'effetto straniante del "realismo magico" sia proprio quello: un'immobilità irreale.
      Ottima idea quella dei sandali, il risultato dovrebbe essere simile! D'altronde la cosa funziona se si è senza calze, quindi coi sandali è perfetto.

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  2. oooh quell'abitino è delizioso! E perfetto, sembra proprio lo stesso della ragazza del quadro. Il tacco basso dovrebbe essere la regola e non l'eccezione, però ho visto che per fortuna stanno tornando e finalmente si trova un po' di varietà, non tutte le donne amano camminare sui trampoli (tacchi bassi forever)
    Lo stile anni 20 e 30 mi fa impazzire in tutte le sue forme, moda, cultura artistica, ed essendoci anche il pieno fermento delle avanguardie è il periodo storico dell'arte che preferisco. Abbiamo parecchi gusti in comune! :)

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    1. Sì, l'abito appena l'ho visto mi ha folgorato: è uguale! Viene da pensare che lo stilista si sia ispirato al quadro ;)
      Per i tacchi sai che concordo in tutto e per tutto. Anzi, avrei voluto inserirne un paio più bassi, ma su Polyvore ho trovato solo questi: spero però che la moda si stia davvero diffondendo. In quanto al periodo storico, io mi reincarnerei volentieri in un'artista surrealista o espressionista degli anni '20, la quale sogna di rivivere il periodo di Toulouse Lautrec & Co (in pratica come la protagonista di "Midnight in Paris" - non so se l'hai visto :)

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    2. Certo! Non mi faccio sfuggire Woody Allen, e se poi mi ambienta un film a Parigi, e negli anni 20.. nonostante qualche banalità su Parigi stessa, ho amato tantissimo quel film!
      eheh l'idea di essere un surrealista che sogna di vivere all'epoca di Toulouse Lautrec.. è geniale ma vera, non siamo mai contenti di vivere l'epoca che viviamo, e sognamo epoche differenti - ma avrei vissuto molto, molto volentieri negli anni 20, indecisa però anche io sul fin de siecle.
      Toulouse Lautrec, assieme a Mucha, è l'artista che preferisco. Insomma, mi piacciono gli affiches e l'Art Nouveau :D

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  3. non conoscevo il realismo magico! che bello l'abitino celeste! troppo bello il tuo blog mi devo iscrivere!

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    1. Grazie, mi fa molto piacere, sa che sei la 40sima follower? Devo festeggiare :)
      Sono contenta di far conoscere tramite la moda pittori e correnti poco noti, si ha sempre modo di imparare qualcosa di nuovo confrontandosi tra blogger. Un bacio!

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