lunedì 15 luglio 2013

Respiro [moda+cinema]

E' arrivata l'estate anche per la televisione e si vede. Non solo sono usciti dalla programmazione telefilm, serie tv e prime visioni, com'è comprensibile, ma anche nei "ripescaggi" la scelta è piuttosto limitata. Scorrendo il programma della settimana mi è preso lo sconforto: si prevedono quasi solo horror, film di Bruce Lee e film anni '80 di serie B, niente che io possa inserire in questa rubrica... poi sono arrivata - sempre più sconfortata - alla domenica e mi si è aperto il cuore: su Iris ci sarà "Respiro"

"Respiro", regia di Emanuele Crialese (2002)
In onda domenica 21 luglio su Iris, alle ore 21.00

Di Emanuele Crialese avevo visto come primo film "Nuovomondo" ed era finito dritto nella top ten dei miei film preferiti. Quando poi in TV ho visto "Respiro" ho confermato l'apprezzamento per il regista siciliano: non foss'altro che per la scelta di un'intensissima (e quando non lo è?) Valeria Golino, una delle mie attrici preferite per bellezza e talento. 

Qui Valeria è Grazia, una donna e una madre che vive a Lampedusa tra il mondo tradizionale dei pescatori (come suo marito) e la natura selvaggia di costa e mare. Grazia è considerata una donna "strana", forse proprio malata, perchè i suoi comportamenti non rientrano negli schemi prefissati: ha momenti di entusiasmo ed altri di sconforto, forse come tutti ma lei non si cura di nasconderli. Si permette certe libertà da ragazzina, ma è davvero "fuori controllo" o forse è solo una persona vitale, limitata da quel mondo e dalla sua visione ristretta? Quando i parenti si convincono di volerla mandare a Milano per "farla curare da un dottore" i figli, dall'indole ribelle come lei, la aiutano nascondendola in una grotta sul mare e lasciando credere che sia morta annegata... ma quanto potrà durare questo sotterfugio?

Nel film vediamo Grazia indossare pochi e semplici vestiti: abiti estivi di cotone colorato, di quelli che fanno un po' "casalinga" e sembrano presi al mercato rionale. Da una parte rappresentano la condizione dimessa delle madri di famiglia nell'ambiente popolare/no dell'isola, dall'altra, per come li porta lei, sembrano invece sottolineare lo spirito spontaneo e libero che la contraddistingue. Sono abiti con cui non ci si fanno problemi a tuffarsi in mare per una nuotata liberatoria, e sandali con cui ci si arrampica sugli scogli senza paura. Ed anche una rete da pesca può diventare un velo per coronare la propria tristezza...










6 commenti:

  1. Mi è venuta la curiosità di vederlo (in ritardo, purtroppo)! Io amo moltissimo i film che raccontano il paesino, in particolare del Meridione, con i suoi personaggi piccoli ma grandi, gli scorci e gli oggetti di una quotidianità ormai (o forse da sempre) persi nelle grandi città, soprattutto del nord.

    E comunque complimenti per il tuo blog, ho letto un bel po' di post e mi piace molto questo modo di raccontare la moda: intelligente e di cultura. Brava!

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    1. Grazie Cristina, sono contenta che il mio blog ti piaccia!
      Dalle parole con cui descrivi l'atmosfera dei piccoli paesi si nota la tua sensibilità e intuisco che possiamo essere in sintonia. Ma perchè dici "in ritardo" per il film? Lo trasmettono domenica prossima, quindi sei ancora in tempo :) (se ho capito bene quello che volevi dire)

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    2. Che sbadata! Adesso ho visto che hai anche scritto la data esatta... beh, sono contenta ;)
      Grazie!

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  2. piace tanto anche a me valeria golino! questo film non l'ho visto però

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    1. Se riesci a rimediare domenica prossima, allora non ti pentirai: quello di Grazia è uno dei suoi personaggi più riusciti.

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  3. Non l'ho ancora visto quindi non posso parlarne, certo che questi vestitini semplici sono la quintessenza dell'Estate :)

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