Benvenuti nel mio venerdì artistico - meglio tardi che mai :)
La voglia di castagne che mi ha accompagnato nella settimana oggi vi regala un simpatico quadro dell'800 veneziano, ad opera di Antonio Paoletti: "Le caldarroste".
Simpatico è anche il nome del pittore per esteso: Antonio Ermolao Paoletti. Non me ne vogliano lui, i suoi ammiratori e i suoi discendenti, ma questo "Ermolao" non l'avevo mai sentito ed è così buffo! Mi fa venire in mente Eldoleo, la mascotte dei gelati Eldorado :))
Ci sarebbe anche un sottile nesso visto che il gelato pare sia proprio un'invenzione dei veneziani, ma qui più che di golosità estive si parla di sfizi autunnali. E quale sfizio è più autunnale di un bel cartoccio di caldarroste? :P
Il nostro Ermolao ehm.. Antonio benchè sconosciuto al grande pubblico è stato uno dei più importanti macchiaioli veneziani. Io però non mi voglio soffermare sulla tecnica pittorica, che per i Macchiaioli consisteva nel comporre le immagini attraverso tante macchiette di colore, un po' come i Puntinisti (in fondo lo stesso procedimento attuale delle immagini ricreate in digitale coi pixel).
Mi interessa invece la scelta del soggetto e la sua inquadratura.
Non ho detto "inquadratura" a caso, infatti Paoletti è uno di quegli artisti che io chiamo "fotografi mancati". Ciò che gli sta a cuore è la rappresentazione puntuale della realtà, ma sia chiaro, non come freddo esercizio formale; parliamo di voler "cogliere l'attimo", fermare sulla tela un momento di vita quotidiana, la bellezza della gente nella semplicità dei gesti. Un percorso che nella storia si è fatto precursore e parallelo a quello del fotografo col suo "scatto", pronto a immortalare il soggetto non (più) sulla tela ma sulla pellicola - e infine su intangibili pixel.
Parlando di inquadratura, il punto focale del quadro è il braciere delle castagne che si pone come vertice di un immaginario triangolo: intorno avviene lo scambio cruciale tra caldarrostaio e cliente, poi a scendere vediamo da un lato il bambino che se ne va col suo cartoccio, dall'altro la caldarrostaia intenta a incidere le castagne. Se guardiamo ancora più in alto scopriamo che a vigilare su tutto c'è una Madonna scolpita, che con dolce atteggiamento pare proteggere il buon andamento del commercio (e del gustar castagne :)
Ora entriamo nel vivo della seconda parte del post, quella puramente modaiola: ho reso onore al paziente lavoro della caldarrostaia ispirandomi proprio a lei per l'outfit della settimana.
E' un look di stampo necessariamente un po' folk-popolano, ma arricchito da diversi dettagli (già tutti accennati nel quadro) che ho reso leggermente più moderni. Pronti a scoprirlo?