lunedì 14 ottobre 2013

La vie en rose: storia di un "passerotto" [moda+cinema]

"La mome", il passerotto, era il primo soprannome della cantante nota come Edith Piaf ed è il titolo originale del film imperdibile di questa settimana (in onda domenica prossima in seconda serata). 

"La vie en rose", regia di Olivier Dahan (2007)
In onda domenica 20 ottobre su Rai Movie, alle ore 23.20

Il film racconta la vita della grande artista francese a partire dalla sua povera infanzia. Il talento canoro di Edith non passa inosservato: prima viene sfruttato dal padre, che la costringeva a cantare per la strada, poi intercettato da un impresario che le apre la strada verso quello che diventerà, più tardi, uno straordinario successo. Forse proprio per le sue origini umili e travagliate la Piaf è stata, nella vita e nell'arte, una vera combattente e si è imposta sulla scena nonostante dolorosi problemi di salute e personali. Tutto il suo percorso merita di essere scoperto e questo film lo fa alla grande, soprattutto grazie all'interpretazione fedele di Marion Cotillard (premio Oscar come migliore protagonista). 

Tra canzoni celeberrime, atmosfera parigina, drammi e successi, attraversiamo con Edith Piaf quattro decenni di storia, anche del costume e della moda: dagli anni '20 della sua adolescenza di strada agli anni '60 della fama ormai internazionale. Ecco a voi qualche anticipazione, buona visione... ora e domenica!












4 commenti:

  1. non ho mai visto questo film, almeno credo, mi ricordo di aver visto un film su di una cantante che si prodigava per i bambini, ma non ricordo se era lei o josephine baker!

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    1. Non ricordo la scena che dici, ma non sono sicura... è troppo tempo che l'ho visto. In ogni caso, ora che mi dici che potrebbe esistere un film su Josephine Baker, voglio assolutamente vederlo!

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  2. l'ho amato tanto questo film, è straordinario come la Cotilliard (un'altra attrice che adoro) si sia trasformata in Edith Piaf, anche fisicamente! Meritatissimo l'oscar, molto bello il film, anche e soprattutto per le atmosfere, i costumi, le canzoni e la voce incredibile della Piaf.

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    1. L'oscar è stato davvero meritato! Non è facile immedesimarsi in un personaggio così complesso come la Piaf, e con tali problematiche anche fisiche. E' proprio il caso di dire... chapeau! :)

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